16 ottobre 2013

VALLE D'AOSTA: MANCANZA DI INIZIATIVE E/O VOLONTA' POLITICA


Mentre tutte regioni e i comuni si attivano, la Valle d'Aosta rimane immobile.

Per un giorno Ferrara diventa capitale Europea dei rifiuti. 
Delegati di tutta Europa si incontreranno giovedì 17 ottobre 2013  nella sala convegni della Camera di Commercio, per discutere le esperienze più avanzate in tema di prevenzione della produzione dei rifiuti e riuso. 

I rifiuti sono infatti un’enorme risorsa da riutilizzare. Il recupero di materiali riciclabili per la creazione di nuovi prodotti da rimettere sul mercato consente di salvaguardare le ricchezze naturali dall’eccessivo sfruttamento e di evitare che materie preziose finiscano in discarica, oltre ad essere una grande opportunità di sviluppo e creazione di opportunità di lavoro. 

I rappresentanti della cooperazione sociale dell’Emilia Romagna, l’associazione Orius, la Regione Emila-Romagna, la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara, Atersir, il gruppo Hera e i rappresentanti della rete internazionale europea Rreuse saranno i protagonisti dela mattinata di lavoro nell’incontro che nasce nell’ambito di importanti progetti europei, quali “LOWaste”, di cui è capofila il Comune di Ferrara, “Sifor”, di cui è capofila la Regione Emilia Romagna, “Segre”, per lo scambio di buone pratiche nell’ambito del riuso e del riciclo a livello europeo.

Scopo del meeting ferrarese è coordinare e focalizzare le esperienze in ambito europeo, italiano e locale al fine di proporre normative specifiche e sperimentazioni per incrementare la cultura del riuso collegata al miglioramento della condizione lavorativa di fasce deboli.

L’importanza dell’evento è data dal respiro europeo dell’iniziativa, dal legame stretto col territorio e dal tema del riutilizzo di rifiuti strettamente connesso al concetto di sostenibilità ambientale e sociale. 

Ferrara si conferma fra i territori all’avanguardia nello studio e la gestione dei rifiuti, alla ricerca di nuove soluzioni in grado di ridurre la produzione di rifiuti e promuovere innovative forme di riciclo e riuso dei materiali.
Il programma previsto per giovedì 17 ottobre.
09.00 – Saluti e benvenuto Associazione ORIUS
09.05 – Progetto LOWaste: sviluppo di un mercato locale di prodotti riciclati e
riutilizzabili, Rossella Zadro – Comune di Ferrara – Assessore Ambiente, Relazioni Internazionali
09.15 – La rete di RReuse e il ruolo della preparazione per il riutilizzo nella
legislazione europea, Michal Lan – RReuse
09.35 – Valore ambientale, sociale ed economico della preparazione al riutilizzo: il
ruolo dell’economia sociale, Arantxa Ramos Alvarez – AERESS – RReuse
09.55 – Problematiche e garanzie nell’accesso al flusso dei rifiuti, Leonardo Malatesta – Atersir
10.10 – Competizione e collaborazione tra comuni, gestori e attori dell’economia
sociale nell’accesso al flusso dei rifiuti, Leonardo Malatesta – Atersir
With the contribution of the LIFE financial instrument of the European Community
10.25 – Dati e strategie per uno sviluppo regionale della preparazione per il riutilizzo
Vito Cannariato – Regione Emilia-Romagna – Responsabile Servizio Rifiuti e Bonifica Siti
10.45 – Oneri normativi per le organizzazioni che si occupano di preparazione al
riutilizzo, Avv.Daniele Carissimi – Studio Carissimi
11.45 – Tavola rotonda su
1) Collegamento/collaborazione produttori e riuso
2) Networking tra imprese sociali
3) Rapporti con le organizzazioni pubbliche e le aziende
4) Nuovi modelli di business
con la partecipazione di: Associazione Orius, RReuse, Comune di Ferrara (Rossella Zadro), Provincia di Ferrara (Rosalba Martino), Regione Emilia-Romagna (Vito Cannariato), Hera (Nicola Bindini e Stefano Amaducci, Atersir (Leonardo Malatesta), Occhio del Riciclone (Maya Battisti).

9 ottobre 2013

MOZIONE RIFIUTI: IN CONSIGLIO REGIONALE LA NUOVA GIUNTA, AD UN ANNO DAL REFERENDUM, NON ESPLICITA LE PROPRIE INTENZIONI



La "nebulosa" LucaBianchi, neo assessore regionale al Territorio e Ambiente, al primo passaggio cruciale  in Consiglio regionale è apparsa  deludente e decisamente opaca. Poco chiara appare, infatti la linea politica espressa: vedremo nei prossimi mesi... abbiamo appena commissionato uno studio di prefattibilità... Insomma risposte copia-incolla generate nel bel mezzo di un collasso gravitazionale. Ci si sarebbe, invece, aspettati un'adesione convinta a una mozione da tutti considerata di buon senso e finalizzata a esplicitare le iniziative future della Giunta regionale in materia di gestione rifiuti, anche alla luce dell'ultima direttiva del Ministero dell'Ambiente del 6 agosto 2013.
Invece, ad un anno dall'esito del referendum popolare del 18 novembre 2012, che proibisce l'uso di trattamenti a caldo dei rifiuti sul territorio, il governo regionale non ha ancora definito il percorso da adottare.
Il consigliere Roscio (Alpe), firmatario della mozione d'indirizzo sulla futura gestione rifiuti insieme ai consiglieri Bertin (Alpe) e Donzel (Pd-Sinistra vda), ha ricordato che attualmente, nella discarica di Brissogne, l'indifferenziato viene smaltito senza alcun processo di stabilizzazione. Gli obiettivi di raccolta differenziata, previsti dalla legge, potranno essere raggiunti solo mediante la raccolta della frazione organica. Non è più possibile conferire materiale non stabilizzato in discarica anche perché sono previste pesanti sanzioni da parte della Commissione europea. La maggioranza regionale, ad oggi, non ha concretizzato nulla, nonostante le indicazioni degli esperti emerse nella commissione speciale dell'ultima legislatura. La legge non parla più solo del 65%, ma arriva a percentuali maggiori per certe frazioni di rifiuto. 
La Valle d'Aosta ha dunque intenzione di andare in questa direzione o stiamo ad aspettare gli eventi?
Per il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) c'è molto pressapochismo al potere. E' passato un anno dal referendum e cosa si fa? Zero risposte, zero strategie.  Sempre secondo lui la maggioranza mette in atto una tecnica dilatatoria dei tempi, col rischio che tra un po' qualcuno ci dirà che dobbiamo bruciare i rifiuti perché non sappiamo più dove metterli. Chi ci amministra deve applicare le decisioni scaturite dal referendum.