28 dicembre 2014

UN VIALE ALBERATO RESILIENTE MA BISOGNOSO DI INTERVENTI

Di seguito alcune foto dello stato attuale del Viale della Pace. 


Gli ippocastani soffrono ancora i postumi da intossicazione da sale marino cosparso in quantità negli scorsi anni; altri sono definitivamente seccati e morti. Alcune piante (quelle più piccole sono state ripiantate da quasi due anni) sembrano resistere. Altre, forse, in primavera verranno ripiantate.

Di sicuro mancano arbusti nella parte centrale e alcune parti della siepe che delimita il cammino pedonale e una buona quantità di terra nuova o compost. 

E' un viale resiliente, nel senso che non molla, che tenta di resistere fino all'ultimo. Una parte della capacità di autoripararsi o autorigenerarsi, però,  è venuta meno per gli evidenti deterioramenti delle radici delle piante.  

Nella scorsa estate abbiamo visto come molte piante faticano proprio a reagire, anzi, sembrano non aver superato definitivamente gli eventi traumatici causati da imperizia e da potature eccessive.

Ecco i lavori da porre in essere nel corso della primavera 2015:

- ripristino dei tratti di siepe rovinata o non adeguatamente piantata a suo tempo

- posizionare nuova terra o compost nella parte interna e contro i muretti esterni al fine coprire le radici delle piante ed evitare di vedere tubi e muretti interni scrostati.

- controllare la corretta attivazione dell'irrigazione durante la stagione estiva

- ripristinare i cordoli di accesso al viale pedonale che in questo momento formano un gradino o meglio un buco, pericoloso (da riempire) onde evitare cadute da parte di persone anziane e bambini.












1 dicembre 2014

INSIPIENZA O MALAFEDE!

La politica dei rifiuti in Valle d'Aosta.

Nei ultimi due anni nulla di concreto è stato fatto per ridurre la produzione di rifiuti, migliorarne la raccolta e gestirne lo smaltimento.

Molte cose nella nostra Regione avvengono ad insaputa dell'Assessore regionale all'ambiente e al territorio Luca Bianchi:

● l'assessore non è a conoscenza del fatto che non esiste alcuna deroga alla circolare Orlando che vieta di conferire in discarica i rifiuti non trattati;


● l'assessore non sa che la discarica è esaurita e che da mesi sta crescendo oltre i limiti consentiti dal quinto ampliamento, compromettendo anche l'agibilità dell'aeroporto. La discarica misura infatti, alla data del 24 novembre 2014, una altezza di 40 metri sulla testata est della pista, superando di dieci metri la quota massima consentita di 571,50 metri s.l.m.;


● l'assessore dichiara di non avere autorità per coordinare le attività dei nove sub-ATO i quali continuano ad agire non tenendo conto dei nuovi indirizzi per la gestione dei rifiuti approvati all'unanimità nel Consiglio regionale del 30 luglio 2014; ne è un esempio l'acquisto di 128 contenitori seminterrati per i rifiuti, da parte della Comunità Montana Mont Emilius, prevedendo la tariffazione puntuale e il porta a porta solo come eventuali opzioni per il futuro.


● l'assessore non è a conoscenza del fatto che Valeco S.p.A., società a partecipazione regionale, ha sottoscritto il ricorso dell'Associazione temporanea di imprese aggiudicataria dell'appalto per il pirogassificatore tanto da dichiarare, nella seduta del Consiglio regionale del 18 novembre 2014: «Valeco ha agito in modo autonomo, [...]. LA REGIONE NON È STATA PREVENTIVAMENTE AVVISATA DI TALE DECISIONE CON NESSUN ATTO.» 

Tale azione, proposta da una partecipata regionale, potrebbe costare alla Regione e di conseguenza a noi cittadini la somma di 23 milioni di Euro: risorse che in un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, dovranno essere tolte a servizi essenziali per la popolazione valdostana.

http://patuasia.com/2014/12/02/di-chi-cura-gli-interessi

Tratto da Patuasia commenti:


Il dirigente in questione è l’esclusiva depositaria della gestione dei rifiuti in VdA da oltre un ventennio con i risultati sotto gli occhi di tutti, visto che in Campania ci sono 140 comuni che raggiungono i limiti di legge per la differenziata (65%), in VdA nemmeno uno. Cionostante continua a “dettare legge”, anche ai vari Assessori che avrebbero dovuto “indirizzarla” e nel frattempo si occupa di pubblica amministrazione in quota UV a St-Rhemy-en-Bosses.
Intanto il nuovo Piano rifiuti regionale se lo è aggiudicato il solito ingegnere torinese, già consulente della RAVA nell’ultimo già citato ventennio.
Le solite facce e il solito legame dirigenza/politica/impresa che scaricano sui cittadini il costo di scelte molto poco lungimiranti (discarica sottocosto unitamente a bassi livelli di raccolta differenziata) se non addirittura a tutela di interessi un po’ troppo personali: basterebbe scorrere l’elenco dei “veri” proprietari di Valeco, di cui la RAVA è mero socio di minoranza, che si dividono gli utili della società, caricando costi sulla tarsu e quindi sugli ignari cittadini.
Quasi nessuno si occupa dei rifiuti in modo approfondito, non solo i giornalisti, ma anche gli amministratori, i magistrati, la forestale e perfino le associazioni ambientaliste si limitano a grattare la superficie in modo raffazzonato.


http://patuasia.com/2014/12/01/un-cervello-piccolo-piccolo/




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