28 febbraio 2016

PARCHEGGI: I COSTI AUMENTANO IN MODO SPROPORZIONATO - A RISCHIO LE ATTIVITA ECOMONICHE PRESENTI IN ZONA

E' ancora possibile firmare la petizione predisposta da un commerciante operante in zona per chiedere l'annullamento della delibera comunale che ha aumentato fino al 180% le tariffe parcheggio nelle zone blu. Alcuni ritocchi sono da fare ma quanto deciso dal Comune è un vero e proprio salasso che sta mettendo in ginocchio gli automobilisti, ma anche le attività commerciali.
Sonia Bionaz, titolare del Bar del Viale in viale della Pace, ad Aosta è diretta e concreta. Si tratta di un vero e proprio attacco a chi opera sul territorio.
In Viale della pace gli aumenti pensati e attuati dal sindaco, Fulvio Centoz, e dai vertici dell'Aps sono del 180%: mezz'ora di sosta è passata da 50 centesimi a 1 euro e 40. 
Da alcuni giorni occorre pagare 70 centesimi per una sosta di 5 minuti, il tempo per accompagnare il bambino a scuola, o per prendere un caffé che gli viene a costare più di un aperitivo insomma si puo parlare di  danni economici derivanti dalla 'fuga' dai parcheggi e si stanno facendo sentire...

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http://www.codacons.vda.it/?p=2266

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21 febbraio 2016

CORRETTA GESTIIONE DEI RIFIUTI: INCONTRI NELLA COMUNITA EVANCON

Il meetup Bassa Valle d'Aosta ha in programma alcuni incontri pubblici in Bassa Valle nella comunità montana Evançon,  per analizzare alcuni aspetti in merito ad una corretta gestione dei rifiuti ed in particolare in merito al rinnovo dell'appalto di raccolta, che ad oggi salvo cambiamenti in corso d'opera prevede l'installazione di contenitori interrati cosidetti "Molok" nei comuni di Challand St Anselme e Brusson.
Il primo incontro avrà luogo a Montjovet  presso Hotel Nigra in data 11 marzo 2016 ore 21,00.


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http://www.notriv.com/2016/02/26/perche-dobbiamo-votare-si-al-referendum-no-triv-del-17-aprile/

8 febbraio 2016

ECONOMIA CIRCOLARE: AL SENATO AL VIA CONSULTAZIONE PUBBLICA

Economia circolare: la Commissione Ambiente del Senato avvia una consultazione pubblica sulle proposte della Commissione europea

Documentazione online fino al 1° aprile 2016
La Commissione Ambiente del Senato - presieduta dal sen. Giuseppe Marinello - ha deciso di avviare una consultazione pubblica per acquisire informazioni e valutazioni delle parti interessate al pacchetto di misure sull'economia circolare, presentato dalla Commissione europea il 2 dicembre scorso.
Con l'espressione "economia circolare" Bruxelles indica un modello produttivo nel quale le risorse vengono utilizzate da imprese e consumatori in modo sostenibile, mantenendo quanto più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e riducendo al minimo la produzione dei rifiuti. Il pacchetto è composto da una Comunicazione e da quattro proposte per la revisione di direttive già in vigore.
L'iniziativa della Commissione Ambiente del Senato è aperta a tutti coloro - cittadini, autorità, imprese, Università, centri di ricerca - che desiderano partecipare al processo decisionale europeo con osservazioni sul merito delle proposte legislative. I contributi - inviati all'indirizzo di posta elettronica economiacircolare@senato.it - saranno presi in considerazione ai fini dell'elaborazione del parere da trasmettere alla Commissione europea nel quadro del dialogo politico.
La consultazione pubblica resterà aperta fino al 1° aprile 2016. Tutta la documentazione è disponibile nel sito www.senato.it. Nel mese di maggio la Commissione Ambiente organizzerà una conferenza per discutere gli esiti della consultazione.

7 febbraio 2016

LAVORI DI MANUTENZIONE E DI RIPRISTINO ? SOLO UNO SU QUATTRO


Solo questo lavoro di ripristino è stato fatto a gennaio 2016...per glialtri lavori quanti anni ancora passeranno...?


31 gennaio 2016

GESTIONE RIFIUTI VDA: L'ASSOCIAZIONE VALLE VIRTUOSA RIBADISCE DUBBI E PERPLESSITA'

http://www.vallevirtuosa.it/nuovo-piano-rifiuti-come-gettare-al-vento-lennesima-occasione/

http://www.zerowasteitaly.org/report-prestazioni-capitali-europee/



Novità dal Piemonte:
Iren acquisice il controllo dell'inceneritore del Gerbido. Iren sale così all'80% di Trm, la società che gestisce il Gerbido. Aveva già il 49%. Ora ha comprato il 51% di F2i, il fondo con cui, nel 2012, aveva acquistato dal Comune di Torino l'80% delle quote. Costo dell'operazione: 94,5 milioni di euro. Entro il 2020, l'inceneritore diventerà l'unico impianto regionale e servirà tutto il Piemonte. Nel 2015, ha bruciato oltre 38 mila tonnellate di immondizia della Liguria. Per il 2016 per i primi sei mesi ne arriveranno altre 35 mila. 

24 gennaio 2016

GESTIONE RIFIUTI IN PIEMONTE: SULLE NUOVE PROPOSTE SI INNESCA IL DIBATTITO

E' stato presentato da IREN un progetto inerente una prossima fase della gestione rifiuti (si veda  "La Stampa" del 24 dicembre 2015 per la proposta di IREN). Non si conoscono ad oggi le specifiche dell’impianto IREN ed AMIAT. Alcune prime osservazioni delle associazioni  operanti in Piemonte. 

1. Denunciamo il conflitto di interessi: IREN è proprietaria sia di AMIAT che di TRM, le Aziende che gestiscono: una la raccolta rifiuti e l'altra lo smaltimento nell’inceneritore del Gerbido. E’ evidente che “l’affaire rifiuti” si gioca con la gestione dello smaltimento: più rifiuti ci sono, più si guadagna. A Torino la Raccolta Differenziata non decolla: occorre alimentare l’inceneritore. I Sindaci di Torino sono stati fautori della costruzione dell’inceneritore e hanno sottoscritto un contratto di servizio che garantisce utili dallo smaltimento, in ogni caso, sino al 2034. Ricordiamo che è tutt'ora in vigore la legge regionale 24/02 che vieta alla stessa Azienda di operare contemporaneamente su raccolta e smaltimento per evidente conflitto di interessi.

2. Evidenziamo che la lettura del diritto europeo che emerge dall'articolo de “La Stampa” è fuorviante perché è vero che la direttiva 2008/98/CE in materia di rifiuti non detta percentuali di differenziata da raggiungere entro un certo termine, ma chiede un aumento percentuale di rifiuto effettivamente recuperato e di effettivamente riciclato in termini di peso entro il 2020 (art. 11 par. 2 lettere a) e b)). Inoltre l'art. 11, par. 1, vincola gli Stati membri ad istituire entro quest'anno la raccolta differenziata almeno per carta, metalli, plastica e vetro, mentre il progetto IREN (con la sola eccezione del vetro), raccoglierà i rifiuti in un unico contenitore stradale; tali rifiuti saranno differenziati a valle della raccolta in un impianto da costruire entro il 2020 a Borgaro.
Oltre a tariffe sempre più elevate per la raccolta rifiuti, i cittadini torinesi rischiano di doversi accollare le sanzioni europee a causa delle scelte proposte da IREN pur di “smaltire” all'inceneritore TRM (come da contratto di servizio). Mentre tutta Europa va verso una differenziazione più spinta, IREN imbocca la direzione contraria. Una scelta antistorica, antieconomica e antiecologica.

3. Ribadiamo che l’avvio/estensione della raccolta differenziata è un investimento, non una spesa a perdere. Riducendo i rifiuti da smaltire si abbattono i costi di smaltimento e aumentano i ricavi dalla vendita delle materie prime seconde (bilancio AMIAT 2012: + 5 milioni di euro). La raccolta differenziata al 42% (in regressione) è ferma da molti anni. Il Comune afferma di non disporre delle risorse economiche necessarie al rilancio perché “la raccolta differenziata costa”. L’Amministrazione comunale deve rispettare il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata al 31-12-2012 previsto dalla legge nazionale 152/06.

4. Sottolineiamo la necessità di adottare impianti per un “ulteriore recupero di materia”, situati a valle di obiettivi significativi quali: – 15% come riduzione e 70% come Raccolta differenziata, senza trasformazione in combustibile solido secondario del residuo, inseriti in un piano di gestione che esprima le massime potenzialità che la gerarchia europea impone:
- Prevenzione/riduzione (obiettivo riduzione della produzione rifiuti pro capite).
- Raccolta differenziata porta/porta con servizio esteso a tutta la città.
- Campagne per il riuso degli oggetti e materiali ed estensione della rete degli Ecocentri in tutta la città. con modelli di funzionalità analoghi a quello di via Arbe a Torino.
- Impegno amministrativo e politico verso l’obbiettivo “Rifiuti zero” ed “Economia Circolare”

5. Chiediamo di adottare e adattare il sistema tariffario e di gestione dei rifiuti utilizzato dai consorzi Contarina, Chierese Servizi (74,1% di raccolta differenziata) e Consorzio Medio Novarese (65%), che come riconosciuto dalla DGR 21 dicembre 2015 n. 72-2682, forniscono le migliori performances.

6. Osserviamo che la raccolta della carta a Torino ha raggiunto livelli di eccellenza: Cartesio intercetta circa l’80% del prodotto immesso sul mercato. Ri-buttare carta nell’indifferenziato significa distruggere un valore educativo ed ambientale oltre a distruggere una operatività positiva economica e culturale. Questo è un rischio “INACCETTABILE”.