4 novembre 2012

MONTANARI: PRONTO AL CONFRONTO

http://www.vallevirtuosa.it

Quale confronto c’è stato tra gli esperti chiamati da Valle Virtuosa per esporre alla popolazione l’alternativa a freddo nei numerosi incontri pubblici e i  sostenitori del pirogassificatore? 

L’idea di un dibattito pubblico era stata lanciata dal dottor Stefano Montanari, uno dei massimi studiosi al mondo di nanopatologie, in occasione della proiezione del documentario Sporchi da morire

Montanari aveva invitato a confrontarsi pubblicamente con lui i membri del comitato Valle Responsabile, ma non mi risulta che l’invito sia stato accolto.

In assenza di contraddittorio, voglio ricordare le parole del Prof.  Montanari  ha sbugiardato la retorica dei sostenitore del pirogassficatore, affermando che tale impianto è a tutti gli effetti un inceneritore

«L’inceneritore è brutale perché prende l’immondizia e la brucia», ha spiegato lo scienziato. «Il pirogassificatore invece scalda i rifiuti in carenza di ossigeno, evitando di generare anidride carbonica e ossido di carbonio, ma poi brucia il gas di sintesi che si libera da questo processo». Il guaio è che il gas bruciato ha una composizione molto variabile, che mescola diversi elementi metallici, al punto che non si può dire esattamente da cosa è composto. 

Questo perché ogni secondo l’impianto brucia qualcosa di diverso. 

«L’inquinamento da inceneritore è allora diverso da qualsiasi altro, perché produce una varietà infinita di inquinanti, dati da reazioni chimiche sempre diverse». Il punto è che tali inquinanti agiscono in sinergia tra loro aumentando la tossicità in maniera non quantificabile.
«Quando si dice che si filtreranno il 99,9% delle polveri», ha detto ancora Montanari, «si dice la verità, ma ci si riferisce a quella minima parte di inquinanti, superiore per dimensione ai 2,5 micron, che è filtrabile». Il grosso delle polveri passa invece sotto forma di nanoparticelle, che hanno la dimensione adatta per infiltrarsi negli alveoli polmonari e circolare nel sangue, causando la rottura del Dna durante la duplicazione cellulare, con conseguenze in termini di patologie di sottosviluppo fisico e cerebrale del feto, tumori infantili, autoimmuni, infarti, ictus, sterilità, aborti, diabete, Parkinson, Alzheimer e autismo.
Queste esposte sono solo alcune delle ragioni che mi portano a rifiutare il pirogassificatore. Sono ragioni tecniche e sanitarie. Che qualcuno la metta in politica è non solo inevitabile, ma persino legittimo, se si pensa che dovrebbe esistere una politica alta, interessata al bene comune. Da parte mia, c’è il desiderio di impedire una scelta che considero catastrofica per la salute, oltreché lesiva della mia possibilità di partecipazione in quanto cittadino alle decisioni che mi riguardano direttamente.



Nessun commento: