Atteso che:
- organi di stampa (Aostasera.it e La Stampa) hanno riferito della presentazione in Giunta
regionale di una proposta d'intesa tra Amministrazione regionale e comunale per la
costruzione di un nuovo parcheggio pluripiano presso la c.d. area megalitica;
- quest’ultima ha peggiorato durante il 2017 i già tutt’altro che esaltanti risultati
conseguiti – si fa per dire – nel 2016 e si conferma, purtroppo, fonte di perdite
strutturali per l’amministrazione pubblica;
- in particolare, si registra per la stagione estiva un calo dei visitatori superiore al
50% rispetto all’anno precedente;
- questo deludente dato, forse non per tutti sorprendente, è spesso attribuito alla
“mancanza di promozione”;
- nulla si sa però di quali iniziative al riguardo si immagini la realizzazione e,
soprattutto, nulla garantisce il loro – visti i precedenti – successo eventuale;
- a servire l’area megalitica, è già stato costruito un parcheggio di fronte all’exmaternità;
- la sede stessa dell’ex-maternità potrebbe essere prossimamente abbandonata,
vista la politica di concentrazione dei servizi sanitari presso la sede dell’Ospedale
Parini, liberando così un numero non trascurabile di stalli ulteriori per autovetture e
autobus;
- la tipologia di costruzione dell’edificio ospitante l’area megalitica non ha ricevuto
unanimi consensi, apparendo anzi a molti come un eco-mostro che sventra – la sua laida massa – una zona peraltro già carente di aree verdi;
- la politica di “grandi opere” seguita dall’Amministrazione regionale, con la servile e
sciocca collaborazione di quella comunale, non ha invero fornito finora risultati
degni di nota, se non per la loro bruttura, il loro costo e spesso la loro inutilità: si
ricordano, a mero titolo di esempio, il ponte sul Buthier (il cui arrugginimento
procede incontrastato, forse nella silente speranza di provocarne un giorno il crollo),
il parcheggio del Pont-Suaz (la cui stessa occupazione risulta problematica, visto
l’alto e da tempo ben conosciuto alto numero di stalli già presenti in zona), quello
dell’ospedale Parini (dai costi semplicemente stratosferici e comunque di difficile
accesso, con conseguente aggravamento dei problemi di circolazione in un tratto di
via Roma), la scuola ex-polmone (la cui costruzione, per ora almeno, è stata
fortunatamente sospesa), piazza Caveri (la cui bruttura ha necessitato di fatto un
secondo e costoso rifacimento), piazza Narbonne (ennesima triste spianata di
granito, dagli impianti idraulici poi immediatamente malfunzionanti), la sede della
nuova Università (i cui lavori, già pesantemente amputati, continuano ad
accumulare ritardi e hanno comportato comunque l’inutile abbattimento di gran
parte della Caserma Testafochi), piazza Deffeyes (ridotta a skate-park e fonte di
ispirazione per tagger), ecc.
- risultano invece degradate o mancanti strutture essenziali, quali, sempre a titolo di
esempio, la riqualificazione di piazza Plouves e della sua area verde (che si
presterebbe, lei sì, alla costruzione di un parcheggio interrato nettamente più
capiente di quello attuale, se si vuole dare credito all’intenzione più volta espressa
dall’esecutivo di procedere alla pedonalizzazione di aree sempre più estese di
Aosta), l’area del e lo stesso stadio Puchoz, il mercato comunale, l’attraversamento
della ferrovia (da decenni fiume carsico della “programmazione” urbanistica
cittadina), il rifacimento e la pedonalizzazione di Via Losanna e Gramsci, ecc.
- la costruzione del parcheggio pluripiano ipotizzato aggraverebbe allora la
cementificazione irresponsabile della zona, stante tra l’altro la sua ipotizzata
localizzazione in una “ex-area agricola”, a poco valendo l’impegno ad adattarne a
zona verde la superficie esterna o parte di essa;
- in ogni caso, questa realizzazione apparirebbe del tutto inutile o comunque
prematura, visti appunto i deludenti riscontri turistici dell’area, a fronte invece di
urgentissime lacune nello stesso quartiere e altrove in città.
Si impegnano
- Il Sindaco e l’Assessore competente a rifiutare la proposta d’intesa citata e a
chiederne invece una modifica in senso utile alla città di Aosta.
Etienne Andrione Nicoletta Spelgatti Carola Carpinello Andrea Manfrin
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