19 luglio 2009

RIFIUTI O MEGLIO "MATERIALI DA RICICLO". APPLICARE IL BUON SENSO!

Iniziative da attuare in Valle d'Aosta in materia di rifiuti:

• Applicare trattamenti con impianti a freddo (Trattamento Meccanico Biologico, Compostaggio, Riciclaggio e Bioessicazione, oppure l' estrusione per attrito dei rifiuti considerati irriciclabili: vedi Centro riciclo Vedelago)Ecco un breve filmato:

• Rendere illegale l'uso dei sacchetti di plastica invitando all'utilizzo di borse in tela riutilizzabili, oppure di sacchetti di carta, sia nella piccola che nella grande distribuzione
• Eliminare i bidoni per l'indifferenziato
• Introdurre una raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale (al kg di rifiuti indifferenziati prodotti e non al metro quadro, ottimo incentivo a non produrre rifiuti - vedi consorzio Priula)
• Introdurre premi in denaro (o detrazione tasse comunali) per chi produce rifiuti zero (100% differenziata)
• Fare in modo che grandi e piccoli esercizi commerciali adottino distributori alla spina (vedi
progetto ecologos) tramite tavoli di lavoro o analoghe iniziative
• Prevedere una mappa dei distributori alla spina nelle piazze principali della città, informagiovani, biblioteche, uffici comunali e sui siti web dei comuni
• Attuare inziative di educazione nelle scuole elementari/medie/superiori volte a sensibilizzare tutta la cittadinanza sul consumo e produzione responsabile (vedi progetto Agenda 21 sale in cattedra)

--

L'Unione Europea (UE) adotta i principi di precauzione e di prevenzione, per cui le decisioni politiche non possono prescindere da questi. La strategia politica dell'UE (Direttiva 2006/12/CE) ha sempre indicato quali primo obiettivo la Riduzione dei rifiuti, e principalmente la Prevenzione (art. 180 Testo Unico Ambientale,D. Lgs n.152 3 aprile 2006).
La Regione Valle d'Aosta, come tutti le regioni italiane, hanno il dovere di redarre un Piano che si adegui ai principi ed alle norme sopra citate. Di conseguenza i Comuni/Comunità montane hanno il dovere di eseguire una raccolta differenziata più alta possibile per garantire gli obiettivi prefissati. Nella scelta di Piani e Programmi in materia ambientale i cittadini hanno il diritto di essere informati e di partecipare al processo decisionale.
---
Le 3 R: Riduzione, Riutilizzo e Riciclaggio
Il Riciclo e il Riutilizzo poi, oltre agli evidenti risparmi di risorse e denaro, sono anche una non
trascurabile fonte di occupazione. Rifiuti Zero significa che: "Se un prodotto non può essere riutilizzato, riparato, ricostruito, rinnovato, rivenduto, riciclato o trasformato in compost, allora il suo impiego deve essere limitato, il prodotto stesso riprogettato o rimosso dalla produzione. Ne deriva che, in quanto non riciclabile, ha avuto una cattiva progettazione industriale.
---
Best practise - Esempi da imitare
Un ottimo esempio italiano è rappresentato dal consorzio Priula (presso Treviso), che ha permesso il raggiungimento di un'elevata percentuale di raccolta differenziata (media del 77% nei 23 comuni nel 2006), una riduzione della produzione procapite di rifiuti (da 440 kg/abitante*anno nel 2000 a 368 kg/abitante*anno nel 2006) e, in particolare, di quelli non riciclabili (il secco non riciclabile passa da 321 kg/abitante*anno nel 2000 a 85 kg/abitante*anno nel 2006), con un notevole vantaggio sia economico che ambientale.
---
Il Comitato rifiuti zero - Valle d'Aosta ha presentato venerdi 10 luglio 2009 alcune proposte che, di fatto, tendono a modificare, innovandolo, il piano regionale di rifiuti urbani.
Sì al riciclo, no alla discarica e agli inceneritori, soluzioni entrambe obsolete e costose.
Per attuare tale progetto è necessario avviare la raccolta separata della frazione organica.
Nel corso dell'incontro è stato bandito il termine "rifiuti" sostituito da "riciclo di materiali".

L'alternativa per la Valle d'Aosta si chiama "Centro Riciclo Vedelago", isola tecnologicamente avanzata per la lavorazione delle frazioni secche senza scarti. Il modello di riciclo totale è già stato adottato da alcuni comuni italiani e europei. In Italia, oltre a quello di Vedelago in provincia di Treviso, esistono altri centri similari in Sardegna e, vicino a Roma, nel comune di Colleferro. In Valle d'Aosta il centro di trattamento potrebbe essere ubicato all'interno della discarica di Brissogne o nelle immediate vicinanze.
Il metodo Vedelago è in grado di riciclare il 97% circa della frazione secca trattata e trasforma tutto il materiale in un granulato a matrice prevalentemente plastica. Col materiale ottenuto dalla raccolta della plastica si produce un composto da costruzione con cui si fabbricano mattoni e oggetti per arredo urbano. Così facendo si azzerano i costi per la gestione dei rifiuti a carico dei Comuni e si coinvolgono i cittadini in comportamenti coerenti per un progetto di rifiuti zero.Questo granulato è ricercatissimo sia dalle industrie della plastica, sia dall’industria dell’edilizia. Nel primo caso vengono realizzati dei bancali interamente in plastica da riciclo oppure le sedute delle sedie che prima venivano fatte in legno. Nel secondo caso vengono impiegati nella produzione di cemento in percentuali dal 20% al 30%,in sostituzione della tradizionale sabbia di cava. Il tutto migliorando le prestazioni di questi prodotti finiti.

Per l'avvio di un impianto di questo genere l'investimento ammonta a circa 6 milioni di euro. Tutte le altre soluzione, già proposte dall'Amministrazione Regionale in passato, risultavano avere costi di avvio molto più elevati (25 milioni per il trattamento meccanico biologico, 200 milioni per l'inceneritore) e spese successive denominate "post- bonifica" altrettanto elevate.

I vantaggi del metodo "Vedelago".
  • Il centro-riciclo Vedelago riesce a guadagnare dalla rivendita materiali riciclati, crea nuova occupazione (rapporto 25/28 a 1 con l'occupazione per la gestione di discariche/inceneritori) e permette di abbassare notevolmente la tassa sui rifiuti pagata dai cittadini.
  • Il metodo Vedelago, riconosciuto e catalogato come eco-innovazione dall'Unione Europea, permette di recuperare il materiale-rifiuto attraverso un procedimento di estrusione e di ottenere del granulato plastico da utilizzare nell'edilizia e nell'oggettistica.
  • Il meotodo Vedelago costa un quinto del trattamento meccanico biologico (TMB) ipotizzato sino ad oggi in valle e destinato a produrre CDR-Q (costo stimato TMB 25/30 milioni).

18 luglio 2009

CARLA POLI: PARTECIPAZIONE INTESA COME CONCERTAZIONE ALLARGATA

Audizione di Carla Poli sul metodo "Vedelago" - riciclo materiali.





http://www.youtube.com/view_play_list?p=482393CCD040C931

11 luglio 2009

RICICLO MATERIALI: IL CRZ-VDA PROPONE INTEGRAZIONE AL PIANO REGIONALE RIFIUTI


Il Comitato rifiuti zero - Valle d'Aosta ha presentato venerdi 10 luglio 2009 alcune proposte che, di fatto, tendono a modificare, innovandolo, il piano regionale di rifiuti urbani. Nel corso dell'incontro è stato bandito il termine "rifiuti" sostituito da "riciclo di materiali". Sì dunque al riciclo, no alla discarica e agli inceneritori, soluzioni entrambe obsolete e costose.
L'alternativa per la Valle d'Aosta si chiama "Centro Riciclo Vedelago", isola tecnologicamente avanzata per la lavorazione delle frazioni secche senza scarti. Il modello di riciclo totale ideato da Carla Poli in provincia di Treviso e già stato adottato da alcuni comuni italiani e europei è stato presentato ufficialmente a Palazzo Regionale. Per attuare tale progetto è necessario avviare la raccolta separata della frazione organica: il riciclo totale è possibile e indispensabile.
L'inceneritore è una soluzione obsoleta che rende pericolosi materiali (e non "rifiuti"), che potrebbero essere trasformati, anzichè bruciati, per essere riutilizzati.
Il centro di trattamento potrebbe essere ubicato all'interno della discarica di Brissogne o nelle immediate vicinanze. In Italia, oltre a quello di Vedelago in provincia di Treviso, esistono altri centri similari in Sardegna e, vicino a Roma, nel comune di Colleferro.

Il metodo Vedelago è in grado di riciclare il 97% circa della frazione secca trattata e trasforma tutto il materiale in un granulato a matrice prevalentemente plastica. Col materiale ottenuto dalla raccolta della plastica si produce un composto da costruzione con cui si fabbricano mattoni e oggetti per arredo urbano. Così facendo si azzerano i costi per la gestione dei rifiuti a carico dei Comuni e si coinvolgono i cittadini in comportamenti coerenti per un progetto di rifiuti zero.
Questo granulato è ricercatissimo sia dalle industrie della plastica, sia dall’industria dell’edilizia. Nel primo caso vengono realizzati dei bancali interamente in plastica da riciclo oppure le sedute delle sedie che prima venivano fatte in legno. Nel secondo caso vengono impiegati nella produzione di cemento in percentuali dal 20% al 30%,in sostituzione della tradizionale sabbia di cava. Il tutto migliorando le prestazioni di questi prodotti finiti.
Per l'avvio di un impianto di questo genere l'investimento ammonta a circa 6 milioni di euro. Tutte le altre soluzione, già proposte dall'Amministrazione Regionale in passato, risultavano avere costi di avvio molto più elevati (dai 25 milioni del trattamento meccanico biologico ai 200 milioni dell'inceneritore)e spese successive denominate "post- bonifica" altrettanto elevate.

Specifiche dell'impianto ad estrusione.
L’impianto ad estrusione (che non gestisce la frazione umida e che quindi utilizza solo sistemi meccanici), grazie all’accoppiamento di diversi impianti che lavorano in serie, è in grado di rendere riutilizzabile circa il 97% del rifiuto conferito derivante sia dalla raccolta differenziata residenziale porta a porta (proveniente dai Comuni) sia rifiuti provenienti da commercianti ed artigiani; grazie a questo impianto si è in grado di portare all’industria una "materia prima-seconda" riutilizzabile in ulteriori cicli di produzione.

La percentuale di rifiuto non differenziabile (principalmente plastiche), e quindi solitamente non riutilizzabile, viene prima estruso e poi tritato finemente fino ad ottenere un granulato a matrice prevalentemente plastica utilizzato principalmente dall’industria come alleggerito nei manufatti edili (mattoni, pali, ecc…) in sostituzione della sabbia di cava (20-30% del materiale necessario alla creazione del manufatto); questo materiale conferisce caratteristiche migliorative ai manufatti ottenuti che rispondono regolarmente alle norme UNI vigenti. La sabbia sintetica ottenuta viene utilizzata anche per la creazione di sedie, panchine, bancali ed altri manufatti vari.

I vantaggi del metodo "Vedelago".
Il centro-riciclo Vedelago riesce a guadagnare dalla rivendita materiali riciclati, crea nuova occupazione (rapporto 25/28 a 1 con l'occupazione per la gestione di discariche/inceneritori) e permette di abbassare notevolmente la tassa sui rifiuti pagata dai cittadini.

Il metodo Vedelago (riconosciuto e catalogato come eco-innovazione dall'Unione Europea) permette di recuperare tale rifiuto attraverso un procedimento di estrusione e di ottenere del granulato plastico da utilizzare nell'edilizia e nell'oggettistica.

Il meotodo Vedelago costa un quinto del trattamento meccanico biologico (TMB) ipotizzato sino ad oggi in valle e destinato a produrre CDR-Q (costo stimato TMB 25/30 milioni).

10 luglio 2009

INTERNET: UN MANUALE DEL GARANTE PER DIFENDERE L'IDENTITA'

Da Facebook a Twitter, come salvare... l'identità.
Sos social network. In soccorso degli utenti arriva la guida del Garante per la privacy, dal titolo "Social Network: attenzione agli effetti collaterali".

Lo scopo è quello di fare chiarezza tra l'esaltazione delle possibilità di comunicazione offerte e i pericoli per la vita privata e i diritti dei naviganti. Ma anche fornire spunti di riflessione e consigli per tutelare, nel mondo virtuale, la nostra vita reale.

La guida che si compone di 24 pagine è un agile vademecum, sia per persone alle prime armi, sia per utenti più esperti, pensato per accompagnare chi vuole entrare in un social network oppure aiutare chi ne fa già parte ad usare in modo consapevole tale strumento.

La piazza virtuale, infatti, può provocare "effetti collaterali" anche a distanza di anni, andando oltre la semplice condivisione di foto, messaggi, conoscenze con amici di tutto il mondo.

Ecco alcuni semplici consigli: rispetto degli altri e accortezza, essere informati e tenere gli occhi aperti. Soprattutto per sventare possibili "furti di identita'". A volte infatti, rubando i dati personali vengono creati e usati profili di altre persone, cosi' basta dare qualche piccola informazione e si finisce con l'essere "clonati"...

La guida si può scaricare dal sito del Garante oppure si può richiedere in formato cartaceo all'Ufficio relazioni con il pubblico, Roma, Piazza di Monte Citorio 123.

9 luglio 2009

RIFIUTI: VEDELAGO DOCET?

Venerdi 10 luglio 2009 ore 21,00
Palazzo regionale - Aosta

Incontro pubblico organizzato da Crz - Comitato rifiuti zero vda

COME RICICLARE LA MATERIA SENZA BRUCIARLA?

Ospite della serata Carla Poli da Vedelago (Treviso)

per saperne di più >>>


Se si adotta la tecnica "Rifiuti zero" cioè esistono solo materiali da riutilizzare, il costo per il cittadino può arrivare a "zero". Verificate da voi controllando la vostra bolletta a quanto ammontano i costi a carico dei cittadini per la raccolta e lo smaltimento dell'intero ciclo dei rifiuti.

4 luglio 2009

AOSTA E AREE VERDI: QUALE POSTO IN CLASSIFICA?

AREE VERDI ad Aosta una ricchezza negata.

Sono un'abitante di Aosta, per la precisione della zona Ovest dove sorgera' il tanto decantato Parco Archeologico. Se il buon giorno si vede dal mattino, pero', mi chiedo (e con me se lo chiedono in tanti, credetemi) quale razza di parco sara'. Per il momento, infatti, si vedono solo immense campate di ferro e cemento, scavi enormi e grandissimi cumuli di terra che con la pioggia si trasformano in acquitrini e con il vento e il caldo in sterminate distese desertiche la cui polvere s'infiltra e s'insinua dappertutto con notevoli disagi per gli abitanti del quartiere. Disagi che, in quest'ultimo periodo, si sono particolarmente acuiti per il fatto che i lavori proseguono anche di notte generando confusione e rumori particolarmente molesti (martellamenti assordanti e continui). Chi e' quel genio di amministratore che ha permesso tutto cio'? Perche'? E' questa la concezione di parco che hanno la giunta comunale e quella regionale? Sembrerebbe proprio di si' visto che, oltretutto, prima costruiscono le aree verdi e, poi, le eliminano!

In zona Tzamberlet, infatti, e' stata costruita una zona verde molto bella con alberi, pista ciclabile, area per cani e impianto di irrigazione il cui costo totale e' stato di 200 mila euro. Ora, pero', sara' smantellata (si lasceranno gli alberi che, in ogni caso, moriranno in fretta perche' non ci sara' piu' l'impianto di irrigazione!?) per fare posto a una «scuola polmone» per la «modica» spesa di 1 milione di euro. E vai, tanto e' denaro di tutti!

A mio avviso, c'erano molti altri siti in cui collocare questa struttura: edificio dell'ex Centrale del latte, spazio nell'Area Cogne, l'Ipr da ristrutturare Senza contare che una «scuola polmone» esiste gia', vicino all'ex caserma della guardia di finanza, anche se di polmone ha pochissimo, ma tanto di galera. E', infatti, un monolite a forma di parallelepipedo, costruito soltanto in larghezza, addossato alla strada e senza spazio per parcheggiare o fermarsi con l'auto.

A questo punto sorgono spontanee alcune domande: dove si puo' trovare un po' di verde ad Aosta? Dove una mamma puo' andare con il suo bimbo sul passeggino? Dove un anziano puo' farsi un giretto in un parco? Quando si cementificheranno le ultime aree verdi rimaste (Mont Fleury, prato del Pe're Laurent, zona intorno a Sant'Orso)?

In attesa di risposta, qualche considerazione: il 17° posto, su 21 regioni, che la statistica per il verde urbano attribuisce alla Valle d'Aosta, mi sembra molto appropriato. Nonostante la natura ci abbia dato tanto siamo fra i piu' poveri di verde e, quindi, con una qualita' di vita molto scadente perche', si sa, e' dal verde che nasce la linfa vitale.
LETTERA FIRMATA

lettera pubblicata sulle pagine locali della stampa il 4 giugno 2009. Se qualcuno avesse letto una risposta o un commento è possibile inviarlo via mail per

20 giugno 2009

RIFIUTI: PERCHE' URGE UN "DIBATTITO PUBBLICO" REGOLAMENTATO DALLA LEGGE

Chi ha assistito all'incontro sul tema "Rifiuti e discarica" che ha avuto luogo all'Auditorium del Villair di Quart venerdi 19 giugno 2009 ha avuto modo di accorgersi dell'asimmetria informativa e delle difficoltà di un confronto alla pari in mancanza di accesso garantito alle fonti di informazione. In pratica chi aveva assunto una decisione o si accingeva a prenderla rendeva noto al pubblico, di alcune decisioni assunte. Gran parte del pubblico non era a conoscenza delle normative e degli studi tecnici effettuati. Sul tavolo dei relatori non hanno preso posto con uguali prerogative le associazioni o i comitati attivi sull'argomento e che già in passato avevano avanzato proposte alternative di soluzione del problema in discussione.

Manca in valle d'Aosta un metodo accettato da tutti per confrontarsi sulle scelte strategiche che riguardano tutta la comunità.

E' urgente in tal senso istituire e formalizzare un vero e proprio "dibattito pubblico" in merito alle politiche regionali disciplinato in modo chiaro da una apposita legge regionale, che istituisca una "Autorità", cioè una figura che garantisca un equo dibattito. Con l'adozione di questa disposizione la partecipazione verrà riconosciuta come un vero e proprio diritto garantito per tutti i cittadini e riconosciuto come forma ordinaria di amministrazione e di governo territoriale.

Ovviamente oltre ai cittadini, anche associazioni e comitati, potrebbero aver diritto ad intervenire nei processi partecipativi e l'Autorità dovrebbe valutare e ammettere tali proposte di dibattito pubblico e assicurare la diffusione della documentazione e della conoscenza sui progetti presentati e sulle esperienze svolte.
Ad ultimazione dell'intero processo partecipativo l’Autorità dovrà trasmettere i propri atti al Consiglio regionale ed ai consigli degli enti locali interessati.

Il dibattito pubblico non dovrà avere durata superiore a sei mesi ed al momento dell'avvio dovrà sospendere l’adozione o l’attuazione degli atti amministrativi ad esso connessi. Solo al termine il Responsabile del dibattito consegnerà all’Autorità un rapporto in cui riferisce l'esito. Il soggetto proponente, al termine dell'iter, dichiarerà pubblicamente se intenderà rinunciare al progetto o presentarne uno alternativo, oppure proporre modifiche al progetto iniziale oppure continuare a sostenere il medesimo progetto sul quale si è svolto il dibattito pubblico, argomentando motivatamente le ragioni di tale scelta.

17 giugno 2009

PARTECIPAZIONE INTESA COME CONCERTAZIONE ALLARGATA

Partecipazione intesa come concertazione allargata.
La partecipazione e la democrazia significano molte cose per molte persone, ma entrambe presuppongono che tutti i soggetti coinvolti condividano conoscenza e linguaggio comune. Compiono un buon lavoro quelle amministrazioni pubbliche che riescono attraverso processi di progettazione condivisa a coinvolgere tutti le parti attive presenti sul territorio. Partecipazione significa “prendere parte” e anche “comunicare e rendere noto” e nell'ambito dei processi di trasformazione (urbanistica, infrastrutturale, ecc.) è utile coinvolgere i cittadini pena l'impoverimento del dibattito. L'Amministrazione comunale di Quart, per venerdi prossimo alle ore 21.00, ha previsto un incontro pubblico sul tema "rifiuti e discarica". Non sembra previsto, per ora, l'invito ad un rappresentante dei comitati (Comitato Rifiuti Zero Vda) o associazioni attive (Legambiente) sull'argomento specifico. A tale proposito è bene ricordare la lungimiranza con cui la società civile in Valle d'Aosta ha anticipato (come nel caso dell'accantonato progetto dell'inceneritore a griglia) alcune scelte fondamentali di oltre un anno o forse di più.



E' aperto lo spazio commenti. Grazie.

Ecco alcuni temi, sull'argomento specifico, meritevoli di approfondimento:
• Azioni concrete e tempi per potenziare la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata?
• I rifiuti, dopo un primo trattamento, saranno bruciati ad Aosta?
• i tempi di avvio del compostaggio e umido
• La discarica attuale e gli interventi di manutenzione previsti.
• Quali modifiche alla normativa regionale di settore si intendono operare ?
• Sarà possibile conferire fuori valle il cdr-q (combustibile da rifiuto di qualità)?

.

15 giugno 2009

A MILANO NUOVI ALBERI. AD AOSTA SOLO "SPERIMENTAZIONI..."

Milano: 90 mila alberi in città per il ritorno del maestro Abbado. Alberi per tornare a suonare alla Scala.

A fine giugno 2009 inizieranno ad essere sistemati i primi dei 90 mila alberi che Claudio Abbado ha chiesto come compenso per tornare a suonare alla Scala.
La richiesta che prevede un pagamento in natura riguarda principalmente il centro della città, dove vorrebbe fossero piantumati "sia alberi in vaso, sia in piena terra". Tra le piante già scelte ci sarebbero le magnolie, ma anche piccoli alberi da frutto. Il progetto di piantumazione di 90 mila alberi procederà in modo graduale senza "sperimentazioni" per tutto il 2009.
A Milano in tre mesi si decide, ad Aosta per la zona di Viale della Pace in undici mesi nessuna nuova piantumazione.

9 giugno 2009

DOPO 340 GIORNI ANCORA NESSUN ATTO AMMINISTRATIVO CONCRETO

Alcuni cittadini nei giorni scorsi hanno chiesto ad alcuni membri del Comitato quali siano gli atti concreti messi in campo dall'Amministrazione oltre al taglio di alcuni alberi. Alcuni facevano notare che sono trascorsi oltre 340 giorni dall'avvio delle prime segnalazioni pubbliche. E' possibile che dopo aver illustrato i primi intendimenti da parte dell'amministrazione l'Assessore Follien non abbia formalizzato nero su bianco quanto dichiarato. Ad oggi sembrerebbbe proprio così.
Dopo ben 340 giorni ancora nessun atto concreto!
Sono allo studio alcune iniziative concrete per celebrare il compimento del primo anno di attività del Comitato. E' possibile inviare come sempre suggerimenti o consigli.

24 maggio 2009

LEGAMBIENTE VDA - AMICI DEL VIALE IL 29 /5/2009 PER L'INIZIATIVA "ADOTTA UN ALBERO"

ADOTTA UN ALBERO - SEGUE

Si rafforza il sodalizio tra alberi e bambini

C’era una volta, ma chissà se c’è ancora, una bella iniziativa del Comune di Aosta che aveva deciso di piantare un albero per ogni nuovo nato. Alla famiglia arrivava poi una lettera sulla quale era indicato il posto in cui l’albero del loro bambino era stato sistemato.

Sulla scia di questa iniziativa, Legambiente e Gli amici del Viale della Pace, hanno coinvolto alcune classi della scuola Einaudi, che nel viale ha sede. L’idea è quella di imparare a conoscere e a fare amicizia con le piante della città e specialmente della strada che si percorre ogni giorno per andare a scuola.

Come è noto gli alberi del viale sono oggetto di un intervento di “riqualificazione” al quale i cittadini attraverso una petizione di oltre 300 firme, hanno chiesto di essere coinvolti ed informati prima di assumere decisioni definitive.

Lo scorso venerdì 22 maggio, le classi coinvolte hanno incontrato prima Carlo Lyabel che ha mostrato diapositive delle piante più comuni del nostro territorio e poi Andrea Piccirilli che ha presentato un gioco sulle piante e ha accompagnato i bambini a visitare quelle del viale per verificarne lo stato di salute.

Venerdì 29 maggio, sarà la volta di Maria Pia Simonetti che, sempre attraverso proposte di gioco, spiegherà ai bambini l’utilità degli alberi in città invitandoli ad adottare quelli del viale. Un modo come un altro per spiegare che un bene comune appartiene a tutti, cioè alla somma dei singoli individui, e che ne siamo tutti responsabili.


L’appuntamento è alla scuola Einaudi in Viale della Pace, 11 a partire dalle ore 15,00.

17 maggio 2009

PROGETTO "ADOTTA UN ALBERO": DAL 22 MAGGIO 2009

Progetto 'Adotta un albero'

Il Comitato “Amici del Viale della Pace” in vista degli interventi di riqualificazione del viale alberato, in collaborazione con Legambiente Valle d'Aosta, ha previsto il seguente incontro

venerdi 22 MAGGIO 2009 MATTINA E POMERIGGIO ( dalle ore 14,15).


nella zona verde antistante all'ingresso pedonale della Scuola Media Einaudi (entrata da Viale della Pace, 11).

Si segnala che nel corso dell'incontro pomeridiano potranno partecipare i componenti del comitato che avranno segnalato disponibilità nei due giorni precedenti all'incontro.

---

22 maggio 2009 alle 10,15, con Carlo Lyabel "impariamo a riconoscere alcuni alberi della città"

22 maggio 2009 alle 14,30 con Andrea Piccirilli "Perché i nostri alberi stanno male? Com'è nato il comitato?" Sopralluogo nel viale della Pace

29 maggio 2009 alle 14,30 con M.Pia Simonetti "Cosa significa adottare un albero" Uscita nel Viale e adozione simbolica delle piante


---

Il progetto mira a far partecipare gli alunni delle scuole della zona del Viale della Pace per una iniziativa di educazione ambientale.

E' un invito a tutti gli alunni ad essere parte attiva di un progetto per contribuire a salvaguardare le zone verdi e alberate presenti nel quartiere.

"È IL MIO AMBIENTE, LA MIA PIANTA!. ADOTTA UN ALBERO DEL TUO QUARTIERE”

Iniziativa di educazione ambientale rivolta agli alunni delle scuole elementari e medie legata alla riqualificazione del verde urbano della zona a seguito del deposito presso il Comune di Aosta della petizione popolare firmata da oltre 300 cittadini.


Ecco la nota inviata a tutti gli interessati:

Carissimi ragazzi, dirigenti, docenti.

Con questa iniziativa il Comitato Amici del Viale della Pace unitamente a Legambiente Valle d'Aosta intende rivolgere un invito a tutti Voi ad essere parte attiva di un progetto per contribuire a salvaguardare il nostro ambiente ed in particolare le zone verdi e alberate presenti nel quartiere.

"E' il mio ambiente, la mia pianta! Adotta un albero": è il messaggio che vogliamo trasmettere con questa iniziativa.

Bisogna infatti ricominciare dai comportamenti individuali per far sì che si diffonda, soprattutto tra i più giovani, il concetto che preservare l'ambiente in cui ognuno di noi vive è essenziale per il nostro futuro.

Anche con semplici gesti e buone abitudini possiamo recuperare quello stile di vita fatto di sobrietà, di attenzione e di rispetto testimoniato per secoli dalle generazioni che ci hanno preceduto.

Siamo convinti che condividete questi obiettivi e chiediamo dunque il vostro aiuto perché da questa iniziativa, che dovrebbe far conoscere le varie specie di alberi presenti nel quartiere con la partecipazione di operatori qualificati e far adottare individualmente una pianta di cui prendersi cura nel corso dell’anno scolastico, possano scaturire altre idee e proposte concrete per provare ad aprire una nuova fase nel rapporto con il verde urbano che ci circonda.

Perché un futuro migliore per tutti passa soprattutto dall'impegno di ciascuno.

16 maggio 2009

ESPERIMENTI DI CONSULTAZIONI ONLINE: LE NOVITA'




---

INCENERITORE: soluzione sbagliata ad un problema esistente.

La Valle d’Aosta produce circa 100.000 ton di rifiuti all’anno. L’assessore regionale all'ambiente Manuela Zublena si è impegnata a raggiungere gli obiettivi imposti dall’ UE, ovvero il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012. Nel 2012, data entro la quale dovrebbe entrare in funzione l’inceneritore, avremo quindi circa 35.000 ton di rifiuti indifferenziati residui.
Nessuno si sognerebbe con questi numeri di costruire un inceneritore.
Sarebbe sufficiente un trattamento Meccanico Biologico (un processo a freddo che non produce alcuna sostanza altamente inquinante), e i residui finali ammonterebbero a circa 10.000 ton., che si potrebbero portare nella già prevista discarica di Issogne oppure trasportare fuori valle per bruciarli in un cementificio (ve ne sono alcuni disponibili in Lombardia) . Se si volesse essere poi più virtuosi, come propone il comitato rifiuti zero, si potrebbe fare la raccolta capillare dell’umido, incentivare la raccolta differenziata secondo il principio: “chi più differenzia, meno paga” e portare avanti iniziative di riduzione alla base della produzione di rifiuti. Cosi facendo i residui sarebbero di anno in anno sempre minori e si arriverebbe gradualmente a “rifiuti zero”.
I costi del Trattamento Meccanico Biologico sarebbero di circa 30 milioni di euro Avremmo risolto il problema dei rifiuti e non ci sarebbero rischi per la salute.
L’amministrazione regionale invece ha deciso diversamente. Visto che i rifiuti prodotti localmente non sono sufficienti a far funzionare anche il più piccolo degli inceneritori, si è deciso di trovarli andando a dissotterrare la vecchia discarica di Brissogne . Come l’assessore ci ha detto non c’è la necessità di fare questa bonifica (costo: 100 milioni di euro). La si può fare o meno. La motivazione? E’ brutta e puzza e costituisce per il turista che arriva in valle una “brutta porta di ingresso”.
Senza la bonifica l’inceneritore non ha senso di esistere. Ciò vuol dire che l’amministrazione ha deciso di spendere 140 milioni di euro (la differenza di costo fra i 2 progetti), ovvero 270 miliardi di vecchie lire, non per risolvere i problema dei rifiuti, ma per bonificare una discarica che non ha bisogno di essere bonificata!


L’inceneritore a griglia immetterà inoltre in atmosfera varie sostanze inquinanti, di cui alcune sono anche cancerogene e quindi metterà a repentaglio la nostra salute.
Alla fine di tutto ciò, bruciando 85.000 ton all’anno, avremo paradossalmente circa 20.000 ton/anno di rifiuti residui, ovvero il doppio rispetto a quelli che avanzerebbero da un trattamento a freddo.
Una parte della discarica di Brissogne (40.000 ton.) andrebbe inoltre portata direttamente ad Issogne e quindi in realtà avremo alla fine circa 60.000 ton/anno, ovvero 6 volte i rifiuti che rimarrebbero con l’alternativa proposta dal CRZ Vda.
Si è scelto quindi un progetto molto costoso, inquinante e dannoso per la salute, nonché di breve respiro e non necessario, a fronte di un’ alternativa semplice, lungimirante, economica ed ecologica.


AMPLIAMENTO DELL’AEROPORTO: soluzione sbagliata ad un problema inesistente.


L’apertura dell’aeroporto di Aosta al traffico commerciale ha già dimostrato da tempo di essere un’impresa fallimentare. L’Air Vallee in tutti questi anni ha continuato ad operare solo grazie alle sovvenzioni della regione e l´AVDA (società di gestione dell’aeroporto) accumula già adesso un passivo annuale superiore ad un milione di euro
Il turismo valdostano non ha certo tratto vantaggio dalla presenza di una linea aerea che per sua natura si è rivolta soprattutto a viaggi d’affari. Al contrario la presenza del traffico commerciale ha gravemente penalizzato il volo turistico, in particolare il volo in aliante ad alta quota.
I fautori dell’aeroporto commerciale dicono che questo palese fallimento è avvenuto perché in passato non si è avuto il coraggio di investire abbastanza. In realtà in questi anni sono stati investiti ingenti capitali per migliorare la pista, per l’illuminazione (mai usata), per gli hangar (male utilizzati), per l’aerostazione prefabbricata, senza che l’attività commerciale sia mai riuscita a crescere al punto da auto sostenersi. Ora, nonostante i miseri risultai ottenuti, si è deciso di vanificare gran parte degli investimenti fatti a suo tempo con la costruzione di una nuova pista, di un nuovo sistema di illuminazione e di una nuova aerostazione.
Aosta dista appena 100 km da Caselle, il cui aeroporto é più grande, più attrezzato, migliore e più sicuro, non solo dell’attuale aeroporto di Aosta, ma anche di quello in progetto.
Nel settore dei voli charter non potremo mai competere con l’aeroporto di Caselle, dove aerei da 300 posti possono atterrare in tutte le condizioni di tempo, mentre da noi velivoli di 80 passeggeri potrebbero atterrare solo con condizioni meteorologiche favorevoli.

L’unica attività Charter possibile sarà quindi quella sovvenzionata dalla Regione e, viste le ingenti spese sostenute, prima di riconoscere l’inevitabile fallimento dell’impresa, l’Amministrazione Regionale sarà indotta a cercare di sostenere l’attività di volo sovvenzionando le compagnie per fare voli charter altrimenti non remunerativi.
La giustificazione sarà che così facendo si accresce l’indotto turistico. Il risultato finale sarà che la regione, nell’intento di aumentare gli introiti turistici, finanzierà un progetto che oltre ad aumentare l’inquinamento acustico ed atmosferico esporrà la nostra vallata al rischio di gravi incidenti. Tutto ciò, paradossalmente, allontanerà più turisti di quanti pretende di avvicinarne.

La costruzione della nuova aerostazione (costo 15 milioni di euro) sia rimandata sino a quando il numero dei passeggeri effettivamente trasportati lo renda necessario. La programmazione dei voli commerciali dovrebbe essere tale da contenere l’inquinamento acustico ed atmosferico, favorendo l’utilizzo dell’aeroporto da parte dei velivoli da turismo, degli alianti e dei velivoli di aerotaxi, promuovendo i voli panoramici e sportivi volti a valorizzare la bellezza turistica delle nostre montagne.

Il compito di ricevere i voli Charter dovrebbe restare all’aeroporto di Caselle (che e’ già collegato con le più importanti capitali europee e con Roma a prezzi davvero competitivi) mentre l’Amministrazione Regionale dovrebbe concentrarsi davvero sull’obbiettivo di migliorare l’accessibilità alla Valle d’Aosta da parte dei turisti internazionali migliorando i collegamenti ferroviari con l’aeroporto di Caselle e con la rete ferroviaria nazionale.

L’adeguamento della ferrovia potrebbe essere almeno in parte finanziato con i fondi resi disponibili dall’abbandono del progetto dell’inceneritore.

---

Se a prima vista questi due progetti sembrano molto differenti, con uno sguardo più attento si notano invece molte similitudini.
 la motivazione alla base di entrambi è quella di attrarre più turisti;
 entrambi i progetti hanno dei costi enormi che ricadranno sulla società;
 entrambi lavoreranno in perdita;
 per entrambi esistono alternative più virtuose e molto meno costose;
 entrambi non faranno che peggiorare ciò che vorrebbero migliorare: cercando di aumentare il turismo lo faranno diminuire, cercando di diminuire i rifiuti li faranno aumentare.

La Valle d’ Aosta deve continuare ad essere un”Isola felice”, non può essere competitiva proponendo un alienante e snaturante turismo di massa, ma deve mantenere l’immagine di una nicchia di natura incontaminata. Questo cercano i turisti in Valle. Questo dobbiamo preservare: l’ambiente come capitale naturalistico, economico e culturale, da non dilapidare nell’interesse immediato di pochi a svantaggio del benessere futuro di tutti.

---


METRO SOTTERRANNEA DI COLLEGAMENTO ZONA SUD (CIDAC) CON ZONA NORD DI AOSTA (OSPEDALE). Soluzione sbagliata ad un problema inesistente.
La zona si percorre in sette minuti a piedi.

ESEMPI DI AMMINISTRAZIONI COMUNALI TRASPARENTI: MODENA



---

http://progettokublai.ning.com

7 maggio 2009

SOCIETA CIVILE TRA EREDITA E SFIDE. PRESENTAZIONE RAPPORTO

INVITO

Il Comitato Valdostano degli Amici di Cittadinanzattiva ha il piacere di invitarla alla presentazione del rapporto “La società civile tra eredità e sfide. Rapporto sull’Italia del Civil Society Index” Rubbettino Editore con la partecipazione di

Alessio Terzi – Presidente nazionale Cittadinanzattiva

VENERDI 8 MAGGIO 2009 ORE 17,00


presso sala conferenze Hotel Europe - Aosta - Piazza Narbonne, 8


Negli ultimi anni in Italia è cresciuta l'attenzione per la società civile organizzata come attore delle politiche pubbliche e come produttore di capitale sociale. A questo nuovo interesse, tuttavia, non corrisponde un pari livello di conoscenza di una realtà articolata, multiforme e che sfugge a semplificazioni e giudizi affrettati. Questo libro si propone di contribuire a colmare tale divario presentando i risultati della parte italiana del Civil society index, un progetto di ricerca della organizzazione non governativa internazionale Civicus e già realizzato in più di 50 paesi del mondo. Il progetto - che in Italia è stato promosso da Cittadinanzattiva consiste nella raccolta di informazioni comparabili sull'ambiente in cui la società civile opera, nonchè sulla sua struttura, i suoi valori e il suo impatto nella realtà.

---

6 maggio 2009

AOSTA: GIORNATA DEDICATA AI GIOCHI E AGLI ALBERI

Domenica 10 Maggio 2009 a partire dalle ore 14,30 il Comune di Aosta ospiterà e patrocinerà di nuovo “Cento strade per giocare”.

L’appuntamento, particolarmente rivolto ai bambini, torna nel capoluogo regionale dopo due anni di assenza.

Dedicare i giochi agli alberi della nostra città troppo spesso sacrificati sull’altare di un urbanesimo sciatto e vorace. Gli alberi sono in genere visti come un ostacolo al traffico, alla luce, all’espansione del cemento o come un pericolo per i passanti e troppo raramente per quello che sono: l’ultimo angolo di natura delle nostre poco vivibili città e l’unico alleato che abbiamo nella lotta ai mutamenti climatici.

I bambini e i molti amici degli alberi, grazie ai suggerimenti del dott. Davisod, responsabile delle aree verdi del Comune, potranno seguire un percorso che toccherà alcuni alberi monumentali.

La partenza è prevista alle ore 14,30 dal tiglio di S.Orso, si passerà poi accanto ai platani dell’Arco d’Augusto e nell’area verde sotto al Ponte romano e si proseguirà per Rue des Seigneurs de Quart fino al “Parco Fontaine de St. Ours”, dove sarà offerta ai partecipanti una merenda bio e un piccolo intrattenimento musicale a cura del gruppo ilcompleannodimary.

La stazione forestale di Aosta ha messo a disposizione una guida per illustrare le caratteristiche dei vari alberi incontrati.

I volontari di Legambiente proporranno invece giochi e animazioni.

Agli accompagnatori adulti verrà data documentazione relativa agli alberi monumentali della nostra regione e ai parchi cittadini di Aosta.

Ospiti d’onore della giornata i bambini del doposcuola di Uniendo Raices e gli Amici del Viale della Pace.

2 maggio 2009

PROSSIMO INCONTRO: MARTEDI 5 MAGGIO 2009 ORE 18,00

Viale della Pace sarà una zona "verde" votata al declino? E’ possibile fare qualcosa per non far scomparire questo importante e decorativo “polmone cittadino”?

INCONTRO PREVISTO
Il Comitato “Amici del Viale della Pace” in vista degli interventi di riqualificazione del viale alberato ha previsto un incontro con gli abitanti del quartiere per il giorno

MARTEDI 5 MAGGIO 2009 ORE 18,00

presso l’auditorium della Scuola Media Einaudi (entrata da Viale della Pace, 11)

---

Ecco le richieste del Comitato rivolte all’Amministrazione Comunale, ancora senza riscontri tangibili:

· reali e concrete garanzie sui tempi previsti per gli interventi di riqualificazione (panchine, illuminazione, ecc.)
· procedere ad una diversificazione delle piante (non solo ippocastani) e sostituire le piante morte o gravemente compromesse con le seguenti varietà: acero, frassino e sorbo.
· posizionare degli autobloccanti forati a livello di pavimentazione tra pianta e pianta
· le piante sane non si tagliano. Il meccanismo definito dai tecnici dell'”impianto
alternato” andrà a regime nel corso del tempo, solo se necessario.

---

VI INVITIAMO A PARTECIPARE AL NUOVO SONDAGGIO

- direttamente sul sito www.amicidelviale.blogspot.com
- oppure compilando il modulo sotto riportato (E IN CORSO LA DISTRIBUZIONE DEL MODULO AGLI ABITANTI DEL QUARTIERE)
- oppure via mail cpoeao@gmail.com

Ecco il testo proposto:

GUARDANDO GLI ALBERI DEL VIALE DELLA PACE (LATO SUD) RITIENI
CI SIANO ANCORA PIANTE DA TAGLIARE?

O NO, MOLTE PIANTE ORA STANNO MEGLIO.
O NON SO.
O SI, MOLTE PIANTE SONO MENO RIGOGLIOSE.


Da restituire ad un componente del comitato o imbucare
nella buca delle lettere-pubblicità in Viale della Pace, 32.

28 aprile 2009

DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA VERSUS DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA

Segnaliamo all'attenzione il recente sondaggio partecipativo disponibile sul sito www.impresavda.blogspot.com rivolto ai cittadini in merito alle "grandi opere" valdostane da ritenersi, o non ritenersi, necessarie: Aeroporto, raddoppio del tunnel del Monte Bianco, metropolitana cittadina.

Tutti possiamo liberamente esprimere la nostra opinione.

Quanti di noi però sono informati in modo completo sulle caratteristiche e sui costi dei relativi progetti?


Alcune brevi annotazioni su alcuni aspetti della democrazia partecipativa.

La democrazia partecipativa-deliberativa attribuisce tendenzialmente a tutti i cittadini livelli di responsabilità e consapevolezza maggiori.
Essa consente di agire attivamente per la cura dell'interesse generale e di partecipare al processo decisionale pubblico in maniera più estesa e intensa rispetto al passato.
Il processo deliberativo è per sua natura un processo dialettico e dinamico, che non consiste solo nel mero scambio di informazioni. Esso consente a tutti i cittadini, liberi da coercizioni ed uguali tra loro, di interagire e di creare così una opinione pubblica condivisa, ma soggetta pur sempre a mutamento, proprio in seguito al confronto continuo fra le idee individuali.

Individuazione dell'argomento o del soggetto da risolvere:
1) quale problema si vuole risolvere;
2) cosa si vuole ottenere;
3) chi deve partecipare;
4) quanto potere vuole o può delegare ai partecipanti a un processo deliberativo;
5) quanto è radicata nelle istituzioni la disponibilità nei confronti dei processi deliberativi.

Il dibattito pubblico non è una sede in cui si assumono decisioni che spettano formalmente alle autorità competenti, ma è certamente il luogo dell’ascolto e del dialogo per assumere decisioni ponderate e condivise.

In democrazia deliberativa la comunicazione è tutto perchè l'obiettivo è quello di cambiare le mentalità, e questo può avvenire solo garantendo lo svolgimento equilibrato e ordinato di processi comunicativi.

Questo comporta che la fiducia nel processo e nella ragione che dovrebbe guidare i partecipanti al processo deliberativo è essenziale.

La democrazia deliberativa è simile alla ricerca scientifica di base. Entrambe hanno una natura dinamica ed entrambe fondano le loro basi sull'incontro, l'approfondimento e il confronto di idee.

La democrazia deliberativa rappresenta una scuola di democrazia in senso ampio, quasi una palestra per il cittadino, che acquisisce responsabilità e consapevolezza del proprio ruolo.

19 aprile 2009

APPUNTAMENTI IN AGENDA: MAGGIO 2009

Nei prossimi giorni verranno pubblicate alcune foto sullo stato di salute relativo agli alberi della zona sud di Viale della Pace.

Invitiamo tutti ad inviare foto o altri suggerimenti utili.


Prossimi incontri previsti:

martedì 5 maggio 2009 ore 18.15


auditorium Scuola Media Einaudi (Viale della Pace, 11)

---

mercoledi 10 maggio 2009 ore 14,30
presso Tiglio di S.Orso per passeggiata attraverso gli alberi monumentali di Aosta

Ente organizzatore Legambiente Vda


---

In base alle rilevazioni effettuate nel 2008 dagli esperti del Comune di Aosta, risultavano fortemente compromesse (con problemi di carattere strutturale o fitopatie gravi) le piante sottoindicate.

Si ricorda che nel 2008 sono state tagliate 4 piante.

Percorrete il Viale della Pace dal lato sud al nord e guardate lo stato di salute delle piante ed in particolare controllate le piante (sottoindicate con il numero) segnalate con problemi di carattere strutturale o fitopatie gravi:

a sinistra salendo (le piante totali ad oggi sono 19. mentre 2 sono state tagliate lo scorso anno e non ancora rimpiazzate):

la seconda

la quarta

la sesta

la nona

---

Percorrete il Viale della Pace dal lato sud al nord e guardate lo stato di salute delle piante ed in particolare controllate le piante (sottoindicate con il numero) segnalate con problemi di carattere strutturale o fitopatie gravi:

a destra salendo (le piante totali esistenti ad oggi sono 18, mentre 3 sono state tagliate lo scorso anno e ancora non rimpiazzate):

la seconda

la terza

la quarta

la quinta

la sesta

l'ottava

la nona

la decima

la quindicesima

la sedicesima

VIDEO DAI LUOGHI DEL TERREMOTO IN ABRUZZO

In riferimento al post dedicato a Giampaolo Giuliani vi segnalo il seguente nuovo video come sempre ignorato dai media "ufficiali"






---

link >>>
http://www.youtube.com/watch?v=GvQ2IRsBbGk&feature=player_embedded

15 aprile 2009

MANCATA APPLICAZIONE ART. 25 STATUTO COMUNALE: ELEMENTI DI RIFLESSIONE

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere della città di Aosta nell'ultima riunione ha fatto il "punto sulla situazione” in merito alla mancata applicazione dell’articolo 25 dello Statuto del Comune di Aosta, finalizzato a stabilire i compiti e le modalità di partecipazione dei cittadini nei Comitati di Quartiere.

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere della città di Aosta ha ribadito che, nonostante le richieste siano state avanzate già nel lontano 2006, reiterate nel 2007 e 2008 e gli impegni (verbali) assunti dall’Amministrazione Comunale tramite l’allora assessore Agostino Salvatore, nulla di definitivo è stato messo nero su bianco.

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere chiede di ricevere informazioni e chiarimenti in merito ai seguenti punti:

a)di essere informato sullo stato dei lavori della Commissione competente su quest’argomento;

b) di poter avere una bozza di tale regolamento, se disponibile;

c) di essere audito, assieme ad una delegazione dei Comitati, dalla Commissione stessa, con lo scopo di conoscere gli intendimenti futuri da parte dell'Amministrazione comunale


---

Un punto di vista in materia, in fase di approfondimento, da parte del Comitato Amici del Viale.

Comitati e funzioni di iniziativa, di proposta, di vigilanza o di partecipazione

1. hanno funzioni di iniziativa, di proposta e di vigilanza sulle attività comunali di interesse del quartiere.

2. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) possono rivolgere ai competenti Organi del Comune richieste, interrogazioni e proposte di deliberazioni, in ordine ai servizi comunali di interesse ed a speciali situazioni sociali o economiche della popolazione; gli Organi comunali debbono prendere determinazioni in ordine a tali atti con le modalità previste dal Regolamento.

3. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) avanzano proposte per la formazione degli atti di programmazione comunale ed esprimono parere sui conseguenti atti sottoposti all’approvazione del Consiglio Comunale; esprimono, inoltre, parere in ordine all’adozione dei piani urbanistici; esprimono, altresì, parere sui Regolamenti che disciplinano i servizi di interesse e le attività

4. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) svolgono azione di vigilanza sull’andamento dei Servizi e sulle altre attività comunali di interesse che non sono affidati alla loro gestione, richiedendo informazioni al Sindaco, ai Dirigenti competenti, agli Organi di Amministrazione di Aziende ed Istituzioni, compiendo rilevazioni o promuovendo consultazioni o indagini presso gli utenti dei Servizi.

5. I Comitati o altra denominazione (di quartiere), sulla base dei principi dello Statuto in materia di partecipazione, possono disciplinare la partecipazione, anche attraverso consulte, delle persone residenti o che hanno una sede individuabile di attività e delle forme associative di interesse, alla formazione di deliberazioni di rilevante interesse per la propria comunità o all’esame di specifici problemi della popolazione o del funzionamento dei Servizi sul proprio territorio.

13 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO: NOTIZIE NON RIPORTATE NEI TELEGIORNALI NAZIONALI

Fare previsioni è un mestiere difficile. Ci si espone al rischio di figuracce. Ne sa qualcosa Bertolaso. Non più tardi di martedì 31 Marzo 2009, intervenendo a Roma ad un convegno il responsabile della Protezione Civile dichiarò, a proposito delle scosse di terremoto che continuavano a scuotere l'Abruzzo "non sono tali da preoccupare ma purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini."

Quello che è successo la mattina del lunedì seguente ora lo sappiamo tutti.
Primo bilancio ufficiale del sisma: 292 morti. Il numero dei feriti ancora non viene riportato dagli organi di informazione. Il dato stimato dei senza casa è di oltre 20.000 persone.

La tesi ufficiale: i terremoti non si possono prevedere..

Quindi qualcuno aveva avanzato dei dubbi sull'argomento. Come mai nei nostri telegiornali nessuno ha intervistato questo ricercatore che si chiama: Giampaolo Giuliani.

---
Ecco un interessante nota stampa adnkronos del 7 aprile 2009

"Dovranno rispondere di calunnia coloro che hanno denunciato per procurato allarme Giampaolo Giuliani, il ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso che pochi giorni fa aveva previsto il terremoto che ha flagellato l'Abruzzo". Lo afferma il Codacons, in una nota, spiegando che "presentera' oggi 7 aprile 2009 una nuova denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica dell'Aquila, in cui si chiede di aprire delle indagini per calunnia e violenza privata".

"Il reato di calunnia e' ipotizzabile verso coloro che hanno sporto denuncia per procurato allarme contro Giuliani il quale, come si e' visto, aveva pienamente ragione e potrebbe essere stato ingiustamente diffamato", spiega il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi.

"La fattispecie di violenza privata, invece -continua Rienzi- potrebbe configurarsi, se la magistratura lo riterra' necessario, verso coloro che, senza verificare se le affermazioni del Giuliani fossero fondate o meno, hanno avviato l'azione e posto sotto indagine il ricercatore il quale, intimidito da tale azione nei suoi confronti, ha desistito dai suoi intenti a tutela della popolazione locale".

7 aprile 2009

IPPOCASTANI NEL VIALE: SPUNTANO LE PRIME FOGLIOLINE...

"E se la forza della natura avesse la meglio".
Così alcune persone della zona commentavano lo spuntare delle prime foglioline sugli alberi del Viale della Pace. Ma i tecnici, alcuni mesi or sono, non avevano messo nero su bianco che alcune piante (forse più di sei) erano ancora sicuramente da tagliare... Il test effettuato a suo tempo aveva rilevato che la loro funzione vitale era seriamente compromessa.

In fondo "gli alberi non sono pali da conficcare nella terra e da dimenticare: gli alberi non parlano, non urlano, non si lamentano. ... Sta a qualche serio e sapiente esperto consigliare i posti, gli spazi vitali e adatti per dar loro un futuro degno...".

Come ci piacerebbe sentire parlare le piante. Chissà quante cose da raccontarci avrebbe il "cedro del libano" tagliato dopo ben 97 anni di vita serana in via Mons. Stevenin forse, dicono alcuni attenti osservatori del luogo, per fare spazio ad un venale passa carraio per rendere accessibile un fondo intercluso privato adiacente.

Quante altre cose potrebbe ancora raccontarci... se fosse ancora tra noi.

---

A giorni è prevista la pubblicazione di altre foto di alberi da poco piantati e già seriamente compromessi. Potete inviare voi stessi alcune foto.

6 aprile 2009

AGLI ALBERI INFELICI... NON SOLO NUMERI, MA ENTITA' VIVENTI.

Articolo tratto da La stampa del 6 Aprile 2009.
Gli alberi infelici di Milano
PAOLO PEJRONE

Novantamila alberi non sono uno scherzo: anzi, se piantati sono un bel pezzo di parco della «Mandria». Il Maestro Abbado ha chiesto e ottenuto per tornare a Milano e per far musica, la sua grande musica, novantamila alberi, per la Città e per i suoi cittadini: una vera foresta in cambio di note, tantissime note. Un vero baratto di bellezze.

L’idea è certamente originale, è generosa, è grandiosa. Ma avrà mai la città di Milano una superficie (certamente in tanti pezzi separati) libera o quasi, comunque sufficiente a tenere in vita una valanga botanica di quest’ordine?

Gli alberi sono alberi, con radici, rami, tronchi e foglie, e devono (dovrebbero in questo caso) essere dotati del loro spazio vitale per attecchire, crescere e vivere. Un albero: pioppo, faggio, tiglio, bagolaro, frassino, platano o quercia (tanto per parlare delle più comuni essenze adatte alle terre padane), quando cresciuti, quando adulti, hanno bisogno, contando giusto giusto, poco poco, da 50 a 60 metri quadri di superficie.

E allora? Cinquanta per novantamila, contando giusto giusto, poco poco, fanno tra i 400 e i 500 ettari, non calcolando i prati, anche loro salutari e benefici, non calcolando strade e parcheggi, anche loro necessari e molto utili...

Gli alberi non sono pali da conficcare nella terra e da dimenticare: gli alberi non parlano, non urlano, non si lamentano. Possono essere felici e possono essere infelici. Sta a qualche serio e sapiente esperto consigliare i posti, gli spazi vitali e adatti per dar loro un futuro degno e una vita prospera e lieta e per prevedere le cure essenziali per una vita sana e... vegeta.

Un bosco di alberi infelici, predestinato alle decimazioni, non dà gioia. E diventa, per la sua calcolata ed elucubrata efficienza, uno spazio triste e funebre: gli alberi non sono numeri, sono entità viventi.


L’abitudine antica e demagogica praticata da tanti sindaci durante le campagne elettorali o nei resoconti di fine anno, quella di ridurre alberi a numeri e ad astratte quantità, a me ricorda una terribile epoca fatta di campi e di uomini ridotti a cifre.

Ben vengano le provocazioni, quelle verdi e generose di un’utopia entusiastica e bulimica, ben vengano però il rispetto e l’amore per le piante, che negli anni Duemila soffrono ancora di trattamenti duri e utilitaristici, e spesso sono ridotte a semplici oggetti d’uso (dal legno... all’ombra!).

La vita, il generoso e misterioso processo dell’evoluzione dal seme al grande albero ha bisogno del nostro amore, delle nostre cure e della nostra protezione. I numeri, quelli grandi e quelli piccoli, possono spaventare e produrre effetti opposti: nella loro bizzarra astrazione possono fare più male che bene.

29 marzo 2009

APPUNTAMENTI IN AGENDA

Appuntamenti previsti per il mese di aprile 2009:
martedi 7 aprile 2009 ore 18,00 presso auditorium Scuole medie Einaudi - Viale della Pace, 11

---

PARTECIPA E FAI PARTECIPARE AL NUOVO SONDAGGIO PUBBLICATO IN ALTO A DESTRA:

Ecco il testo proposto:
Il Comune di Aosta negli ultimi tre anni non ha dato applicazione al decentramento e al riconoscimento dei comitati di quartiere. Ritieni eccessivo il tempo trascorso?

SI

NO

NON SO

28 marzo 2009

ALLA RICERCA DEL REGOLAMENTO SMARRITO NEI CASSETTI COMUNALI

Ecco gli ultimi aggiornamenti per tutti gli interessati ad avere notizie in merito al regolamento previsto all'art. 25 dello Statuto del Comune di Aosta che ad oggi risulta ancora completamente inattuato. Nonostante gli impegni formali formulati a più riprese nulla di concreto è stato fatto.

---

Ad oggi sembra che una bozza del regolamento sia pervenuta all'attenzione del Presidente della Prima commissione consiliare (Monteleone). Il mittente della bozza di regolamento è l'Assessore Giordano competente in materia che dopo i controlli da parte degli Uffici comunali e dopo il passaggio in Giunta per la necessaria approvazione ha consegnato l'articolato al Presidente della 1° commissione consiliare (Monteleone).

Il Presidente della 1° commissione nel frattempo ha già definito il calendario degli incontri della commissione fino al mese di maggio 2009. Dall'esame degli stessi non risulta inserito all'ordine del giorno l'argomento in questione (applicazione del regolamento di cui all' art. 25 dello statuto comunale).

Sarebbe auspicabile quindi un ordine del giorno supplettivo che preveda la presentazione a tutti i comitati e ai cittadini interessati della proposta di regolamento adottata dalla Giunta comunale.

---
Per ulteriori informazioni vedi anche >>>


---


Per evitare che la democrazia sia finzione è necessario che i cittadini siano sempre di più titolari di decisione e sempre meno masse, che siano società e non folla. A questo scopo il sapere da solo non è sufficiente, ma è principio di individuazione: sono, almeno in parte, quel che so.

19 marzo 2009

DECENTRAMENTO A LIVELLO COMUNALE: FARE IN TRE MESI QUELLO CHE NON SI E FATTO IN TRE ANNI?

Decentramento e partecipazione a livello del Comune di Aosta.
Fare in tre mesi quello che non è stato fatto in tre anni. Senza o con il coinvolgimento dei comitati che operano sul territorio?

Non sembra vero ma nei giorni scorsi un membro della Giunta comunale ha dichiarato a La Stampa di aver presentato il regolamento di applicazione relativo al decentramento e alla partecipazione dei cittadini a livello comunale. Il testo - ha dichiarato ai giornali - è stato inviato al Presidente della 1° commissione consiliare per l'inserimento all'ordine del giorno.

Al momento anche se l'argomento verte sulla partecipazione non si illudano i cittadini di Aosta di trovare il relativo testo sul sito comunale. Anche se lo chiedete al diretto interessato non lo avrete, anzi vi dirà che per ora il testo non è pubblico. La forma va rispettata! Aspettiamo quindi il deposito del testo in commissione consiliare.

Tra gli impegni assunti è prevista una apposita presentazione del testo approvato dalla giunta comunale direttamente ai cittadini e ai comitati interessati a livello della 1° commissione consiliare. Si ricorda che dieci giorni prima della intervista rilasciata era stata inviata a tutti gli amministratori e consiglieri del comune di Aosta una apposita richiesta di audizione sull'argomento specifico.

Aspettando il testo definitavamente approvato dalla Giunta comunale possiamo inizare a contare i giorni per verificare l'impegno assunto nell'intervista. Il termine di tre mesi per i normali cittadini appare più che ragionevole (si tratta di un semplice regolamento). Sarà così anche per i membri della commissione consiliare competente?

In fondo sino ad oggi sono passati oltre tre anni dall'insediamento della giunta comunale.
Di tempo per approfondire la questione ne è gia passato in abbondanza!

18 marzo 2009

PIANTA DI OLTRE 90 ANNI ABBATTUTA: I CITTADINI CHIEDONO SPIEGAZIONI

17 Marzo 2009

Perché abbattere quel cedro del Libano?
A noi sembrava integro

Nelle mattine di primavera ci svegliava il canto degli usignoli che, lungo la loro rotta migratoria, facevano sosta sugli accoglienti rami del grande albero all’angolo di via Monsignor Stévénin, dove la strada piega a destra verso la torre di Bramafam. L’albero era un cedro del Libano, alto più di venti metri, con una circonferenza alla base di 2,25. L’albero era, perché venerdì 6 marzo giaceva a terra, tagliato in tanti tronconi, e i rami erano già stati portati via.
Addolorati e sconcertati, ci siamo interrogati sul perché. Qualcuno ha ipotizzato che sia stato eliminato perché malato, e quindi divenuto instabile. Se così fosse (a prescindere dal fatto che a noi le sezioni - su cui abbiamo contato 97 «anelli» - sono parse perfettamente integre) vorremmo poter vedere la relazione del perito forestale che ne ha decretato l’abbattimento. E ci aspettiamo, naturalmente, che al più presto venga piantato nello stesso posto un nuovo albero più giovane e sano. Qualcun altro ha invece ipotizzato che l’albero sia stato eliminato per per agevolare la realizzazione di un ulteriore passo carraio da parte di un costruttore che sta per intervenire nella zona. Se così fosse, significherebbe che si è fatto prevalere - ancora una volta - un interesse privato sull’interesse pubblico che in questo caso era rappresentato dalla conservazione di un raro albero secolare. Ma siccome non sappiamo quale sia la risposta giusta, chiediamo: perché l’albero è stato tagliato?

ALCUNI CITTADINI
ABITANTI IN VIA MONSIGNOR STEVENIN

---

Era instabile e quindi pericoloso
L‘intervento sul Cedro del Libano di via Stévenin ha per premessa diverse segnalazioni giunte all'assessorato delle Opere pubbliche, inerenti la condizione della pianta. La fondatezza delle stesse è stata verificata dai nostri tecnici: l’albero appariva inclinato rispetto al suo asse, con rottura del terreno alla base e sintomi di una forte instabilità, date anche le sue notevoli dimensioni e l'asimmetricità della chioma. La verosimile causa di questa situazione era il terreno umido in profondità, non interessato da gelate, dal quale il «pane radicale» si stava lentamente staccando. Una potatura della pianta, oltre a non fornire la certezza di risolvere il problema della stabilità (trattandosi di una conifera), le avrebbe cagionato danni irrimediabili.
Pertanto, dopo aver consultato anche i tecnici regionali, si è proceduto all’abbattimento urgente del Cedro per tutelare la sicurezza di pedoni, automobilisti e infrastrutture presenti, in un contesto fortemente urbanizzato. Questo - e nessun altro - è stato il criterio che ha orientato l’Amministrazione comunale nel caso specifico. Intendo peraltro rassicurare i residenti nella via sul fatto che, una volta rimossa la ceppaia, si procederà alla piantumazione di un nuovo albero, adeguato al contesto.
A. FOLLIEN
Assessore alle Opere pubbliche

16 marzo 2009

LA PARTECIPAZIONE A PORTATA DI CLICK - PRIMO INCONTRO CON IL PROF. FLEISCHNER

Venerdì 20 marzo alle ore 20.45 presso il CSV incontro con con Edoardo Fleischner, docente di “Nuovi media e comunicazione” dell’Università Statale di Milano.

È il primo appuntamento organizzato all’interno del percorso formativo “La partecipazione a portata di click”.

E' obbligatoria l'iscrizione.

Info e contatti: partecipazione@csv.vda.it

15 marzo 2009

COMITATO AEROPORTO SOSTENIBILE INCONTRA I CITTADINI - LUNEDI 16 MARZO 2009 ORE 20,30

Riceviamo e pubblichiamo:

Lunedi’ 16 Marzo alle ore 20,30
presso la Biblioteca comunale di Saint Christophe è previsto un incontro organizzato dal Comitato Aeroporto Sostenibile sul seguente argomento:

Quale tipo di ampliamento per l'aeroporto di Aosta è preferibile.

Cosa significa sviluppare in Valle il volo commerciale?
Quali sono i dati sulla sicurezza degli aeroporti con voli simili?
Quali i riflessi sulla sostenibilita’ turistica, economica, ambientale.
Qual'è il modello di aeroporto preferibile?

--

I punti in comune del progetto "Inceneritore" e del progetto "nuovo aeroporto commerciale":

entrambi i progetti hanno dei costi di esecuzione enormi che ricadranno sui cittadini;

entrambi lavoreranno in perdita;

per entrambi esistono alternative più virtuose e molto meno costose.

non faranno altro che peggiorare ciò che si vorrebbe migliorare

10 marzo 2009

VIDEO: IMMAGINI DEL VIALE ALBERATO - COME SARA' LA PROSSIMA ESTATE ?



Le immagini del Viale della Pace riprese dalla troupe di Rete Saint Vincent alla fine dell'estate scorsa.

Come sarà il viale nell'estate del 2009?

6 marzo 2009

ALBERO DI PREGIO (CEDRO) IN VIA STEVENIN. TAGLIATO!!





---

Le ultime foto del cedro di Via Stevenin. (parallela di via Festaz e la continuazione di via Trottechien)

Un'altra pianta di pregio che ci lascia...

oggi 6 Marzo 2009 alle ore 14,00 circa è stato tagliato un albero di pregio (cedro) in Aosta, via Stevenin.
Quali saranno i motivi del taglio? Problemi statici, di sicurezza? Al momento non è dato sapersi. Invitiamo i cittadini interessati ad informarsi. Gli abitanti del luogo hanno riferito che è sempre stato leggermente inclinato cioè rivolto verso sud, in direzione del sole, della luce, della vita. In fondo sopravvivere in mezzo a tanti palazzi di cemento armato non è facile...

Via Stevenin ad Aosta è la prosecuzione di via Trottechien, una traversa di via Festaz.

L'albero confinava con il dormitorio pubblico presente in zona.

Domande senza risposta (per ora).

Chi avrà redatto redatto la perizia (mi auguro prima) del taglio.

Quale ruolo hanno avuto i vigili del fuoco presenti in zona ma non sul luogo specifico.

La pianta è stata, come prassi in queste occasioni, appositamente triturata.

Dimostrare attraverso i resti che la pianta era ancora sana sarà ben difficile...

4 marzo 2009

PARTECIPA E FAI PARTECIPARE AL NUOVO SONDAGGIO

Nel corso della riunione del 3 marzo scorso è emerso da parte dei partecipanti la seguente domanda che trasformiamo in un sondaggio di tipo conoscitivo rivolto in primo luogo ai residenti del quartiere che dallo scorso luglio 2008 si interrogano sui tempi relativi alla riqualificazione del viale alberato ivi presente.

Ecco la domanda:
Riqualificazione di Viale della Pace. Entro quando dovrebbero iniziare i lavori?

Le possibili risposte:
- marzo 2009
- aprile 2009
- maggio 2009
- il prima possibile


Rispondete direttamente nell'apposito riquadro accanto.

3 marzo 2009

NOTIZIA: L'AGENZIA ANSA VDA PUBBLICA LA PRIMA NOTIZIA SUL COMITATO AMICI DEL VIALE DELLA PACE

In data 3 marzo 2009 per la prima volta dal mese di luglio 2008 l'Ansa Valle d'Aosta ha pubblicato un appuntamento pubblico del Comitato.

Ecco il testo pubblicato:

AOSTA - Scuola media Einaudi (viale della Pace n. 11)
Incontro con i cittadini, organizzato dal Comitato Amici del Viale della Pace, in merito al progetto 'Adotta un albero' (18,00).

In passato non ha dato notizia ad alcuni comunicati stampa/notizie/approfondimenti sullo stato di abbandono del Viale della Pace, sull'iniziativa indetta di avvio raccolta firme, sul deposito della petizione popolare di oltre 300 firme presso la casa comunale e sulle richieste ufficiali avanzate in data 16 febbraio 2009 all'Amministrazione comunale di Aosta.

.

27 febbraio 2009

MARTEDI 3 MARZO 2009 ORE 18 - RIUNIONE PERIODICA

INCONTRO CON I CITTADINI FIRMATARI LA PETIZIONE, CON I DOCENTI INTERESSATI AL NUOVO PROGETTO EDUCATIVO "ADOTTA UN ALBERO", CON I RAPPRESENTANTI TERRITORIALI DI LEGAMBIENTE VDA, CON I TECNICI INTERESSATI A PARTECIPARE ALLE PROSSIME INIZIATIVE, CON GLI AMMINISTRATORI COMUNALI E CONSIGLIERI COMUNALI FINORA COINVOLTI.

MARTEDI 3 MARZO 2009 ORE 18,00
presso auditorium scuola media Einaudi
entrata da viale della pace, 11

ORDINE DEL GIORNO:


-ESAME E CONFRONTO SULLE INIZIATIVE FUTURE.

-POSSIBILITA DEI CITTADINI DI PRENDERE VISIONE DEL MANIFESTO ESPLICATIVO GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE.

-ANALISI TEMPISTICA LAVORI E PROGETTO EDUCATIVO.


---

DECISIONI INFORMATE, CONSAPEVOLI E CONDIVISE

"Non c'è nulla che non possa essere cambiato da una consapevole e informata azione sociale, provvista di scopo e dotata di legittimità. Se la gente è informata e attiva e può comunicare... se i media diventano i messaggeri piuttosto che il messaggio... se gli attori politici reagiscono al cinismo e ripristinano la fiducia nella democrazia; se la cultura viene ricostruita a partire dall'esperienza; se l'umanità avverte la solidarietà intergenerazionale vivendo in armonia con la natura; se ci avventuriamo nell'esplorazione del nostro io profondo, avendo fatto pace fra di noi; ebbene, se tutto ciò si verificherà, finché c'è ancora il tempo, grazie alle nostre decisioni informate, consapevoli e condivise, allora forse riusciremo finalmente a vivere e a lasciar vivere...

(M.Castells)

25 febbraio 2009

FORTE RITARDO DEL REGOLAMENTO COMUNALE SULLA PARTECIPAZIONE E DECENTRAMENTO -

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere della città di Aosta ha fatto il "punto sulla situazione” in merito alla mancata applicazione dell’articolo 25 dello Statuto del Comune di Aosta, finalizzato a stabilire i compiti dei Comitati di Quartiere e l’ordinamento delle loro funzioni.

Nonostante le richieste siano state avanzate già nel lontano 2006, reiterate nel 2007 e 2008 e nonostante gli impegni (verbali) assunti dall’Amministrazione Comunale tramite l’allora assessore Agostino Salvatore, nulla è stato fatto.

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere chiede

a)di essere informato sullo stato dei lavori della Commissione competente su quest’argomento;

b) di poter avere una bozza di tale regolamento , se esso esiste;

c) di essere audito, assieme ad una delegazione dei Comitati, dalla Commissione stessa, con lo scopo di sapere come stanno le cose e quali orientamenti.


---

Un possibile punto di vista proposto dal Comitato Amici del Viale:

Comitati e funzioni di iniziativa, di proposta, di vigilanza o di partecipazione

1. hanno funzioni di iniziativa, di proposta e di vigilanza sulle attività comunali di interesse del quartiere.

2. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) possono rivolgere ai competenti Organi del Comune richieste, interrogazioni e proposte di deliberazioni, in ordine ai servizi comunali di interesse ed a speciali situazioni sociali o economiche della popolazione; gli Organi comunali debbono prendere determinazioni in ordine a tali atti con le modalità previste dal Regolamento.

3. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) avanzano proposte per la formazione degli atti di programmazione comunale ed esprimono parere sui conseguenti atti sottoposti all’approvazione del Consiglio Comunale; esprimono, inoltre, parere in ordine all’adozione dei piani urbanistici; esprimono, altresì, parere sui Regolamenti che disciplinano i servizi di interesse e le attività

4. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) svolgono azione di vigilanza sull’andamento dei Servizi e sulle altre attività comunali di interesse che non sono affidati alla loro gestione, richiedendo informazioni al Sindaco, ai Dirigenti competenti, agli Organi di Amministrazione di Aziende ed Istituzioni, compiendo rilevazioni o promuovendo consultazioni o indagini presso gli utenti dei Servizi.

5. I Comitati o altra denominazione (di quartiere), sulla base dei principi dello Statuto in materia di partecipazione, possono disciplinare la partecipazione, anche attraverso consulte, delle persone residenti o che hanno una sede individuabile di attività e delle forme associative di interesse, alla formazione di deliberazioni di rilevante interesse per la propria comunità o all’esame di specifici problemi della popolazione o del funzionamento dei Servizi sul proprio territorio.

24 febbraio 2009

LA PARTECIPAZIONE A PORTATA DI CLICK - INIZIATIVA FORMATIVA CSV VDA

Sono aperte fino al 16 marzo 2009 le preiscrizioni al percorso formativo “La partecipazione a portata di click”.

L’iniziativa formativa è organizzata nell’ambito del progetto del Fondo Sociale Europeo “La partecipazione attiva alla costruzione della comunità”.

Il corso offre ai partecipanti l’opportunità di comprendere lo scenario di profondo cambiamento legato alle nuove tecnologie, che in varie forme stanno divenendo uno strumento di condivisione e di scambio di contenuti.


Durante le lezioni saranno fornite conoscenze sulle modalità di funzionamento dei nuovi media in relazione, in particolare, ai temi della democrazia e della partecipazione attiva. In questo percorso la comunicazione sarà oggetto dello studio, strumento didattico e allo stesso tempo azione concreta di relazione con la comunità.

IL PROGRAMMA
Il percorso formativo, che dura da marzo a maggio, è articolato in tre fasi: un itinerario didattico (di 21 ore) con appuntamenti bisettimanali in orario pre-serale (il martedì e il giovedì), uno culturale aperto al pubblico, per il quale si prevedono incontri con diversi relatori, ed infine un laboratorio, che, attraverso il metodo della ricerca/azione, coinvolgerà i partecipanti in un progetto di autoformazione, con il sostegno di un tutor e di esperti. Nel complesso sono previste 40 ore di formazione.

Il progetto, rivolto a tutti, è finanziato dal Fondo sociale europeo ed è gratuito. Le lezioni si terranno presso il Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta (in Via Xavier de Maistre 19 ad Aosta).

Per informazioni e preiscrizioni rivolgersi a:
Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta
Via Xavier de Mastre 19
11100 Aosta
Tel. 0165 230685
Mail: partecipazione@csv.vda.it

23 febbraio 2009

LA POSIZIONE DEL COMITATO SUL FUTURO DEL VIALE DELLA PACE

Ecco gli elementi, le indicazioni e gli indirizzi espressi dal Comitato nella sua ultima riunione:

1. reali e concrete garanzie sui tempi previsti per l'intervento per evitare che i lavori si protraggano più del previsto.

2. diversificare la tipologia di piante ivi presenti e sostituzione delle piante già compromesse (non quelle sane) con le seguenti varietà: acero, frassino e sorbo. E'stata esclusa l'altra varietà, cioè la betulla, per possibili problemi legati alle allergie.

3. l'intervento si attuerebbe con inizio nella zona lato sud di viale della Pace, sostituendo le piante già morte e tagliate (ad oggi sono 6) e quelle già compromesse (non ancora tagliate) sostituendole con alberi già sviluppati delle specie sopra indicate

4. lasciare le due piante di testa lato sud Viale della Pace, realizzando al di sotto una aiuola seminata simile nella forma e nella sostanza a quanto già presente a nord (lato via XXVI Febbraio)

5. in merito alla griglia di ghisa prevista dal progetto, che sarebbe da posizionare ai piedi delle piante (interessante aspetto dal punto di vista decorativo), sono emerse alcune perplessità anche perché molte radici ai piedi delle stesse sono esterne e voluminose e, quindi, potrebbe essere semplicemente posizionata della corteccia a piede degli alberi.

6. tra una pianta e l'altra, da nord a sud, sarà necessario posizionare degli autobloccanti forati o un apposito "tessuto non tessuto" calpestabile, ma che dovrebbe essere garantito nella sua durata

7. le piante sane non si tagliano. Il meccanismo definito dai tecnici dell'”impianto alternato” andrà a regime nel corso del tempo.

8. mantenere l'attuale ordinanza (n. 489 del 22-12-2008) che riguarda il mercato anche per tutto l’anno, onde evitare deterioramenti della nuova pavimentazione tra pianta e pianta. Nella zona centrale rimarrebbero gli attuali autobloccanti

9. intervenire nella zona a sud per migliorare l'aspetto dell'arginatura del canale "Mère des Rives".

10. valutare l’istituzione nella zona specifica di una zona a traffico limitato come già istituita in via Trèves.

11. mantenere nel tempo una attenta e curata opera di manutenzione programmata dandone notizia al Comitato.

22 febbraio 2009

È IL MIO AMBIENTE, LA MIA PIANTA! ADOTTA UN ALBERO DEL TUO QUARTIERE.

"È IL MIO AMBIENTE, LA MIA PIANTA! ADOTTA UN ALBERO DEL TUO QUARTIERE.

La presente iniziativa è rivolta agli alunni delle scuole elementari e medie e a tutti i cittadini interessati.

Ecco la lettera che verrà distribuita all'interno delle scuole nei prossimi giorni:

COMITATO AMICI DEL VIALE DELLA PACE - LEGAMBIENTE VALLE D'AOSTA

"È IL MIO AMBIENTE, LA MIA PIANTA!. ADOTTA UN ALBERO DEL TUO QUARTIERE” - Iniziativa di educazione ambientale rivolta agli alunni delle scuole elementari e medie legata alla riqualificazione del verde urbano della zona a seguito del deposito presso il Comune di Aosta della petizione popolare firmata da oltre 300 cittadini.


Carissimi ragazzi, dirigenti, docenti.

Con questa iniziativa il Comitato Amici del Viale della Pace insieme ad altre Associazioni operanti sul territorio intende rivolgere un invito a tutti Voi ad essere parte attiva di un progetto per contribuire a salvaguardare il nostro ambiente ed in particolare le zone verdi e alberate presenti nel quartiere.

"E' il mio ambiente, la mia pianta! Adotta un albero": è il messaggio che vogliamo trasmettere con questa iniziativa.

Bisogna infatti ricominciare dai comportamenti individuali per far sì che si diffonda, soprattutto tra i più giovani, il concetto che preservare l'ambiente in cui ognuno di noi vive è essenziale per il nostro futuro.

Anche con semplici gesti e buone abitudini possiamo recuperare quello stile di vita fatto di sobrietà, di attenzione e di rispetto testimoniato per secoli dalle generazioni che ci hanno preceduto.

Siamo convinti che condividete questi obiettivi e chiediamo dunque il vostro aiuto perché da questa iniziativa, che dovrebbe far conoscere le varie specie di alberi presenti nel quartiere con la partecipazione di operatori qualificati e far adottare individualmente una pianta di cui prendersi cura nel corso dell’anno scolastico, possano scaturire altre idee e proposte concrete per provare ad aprire una nuova fase nel rapporto con il verde urbano che ci circonda.

Perché un futuro migliore per tutti passa soprattutto dall'impegno di ciascuno.

Il Comitato Amici del Viale della Pace - Aosta

17 febbraio 2009

AEROPORTO SOSTENIBILE: SI PUO' ANCORA, SE LO SI VUOLE...

«Per un aeroporto sostenibile» è il nome del comitato che si è costituito giovedì 12 febbraio 2009, nelle sale del Csv, in Aosta - via Xavier de Maistre. Circa una ventina le persone che hanno preso parte alla serata e dato vita al nuovo comitato. Alla Presidenza è stato eletto Enrico Girardi, mentre in qualità di segretario è stato indicato Paolo Meneghini.

I motivi della nascita:
per porsi come interlocutore ufficiale nei confronti del "Palazzo", cioè del governo regionale e per informare al meglio l'opinione pubblica.

L'idea è nata dopo l'ultimo incontro pubblico sul tema che ha avuto luogo nel salone regionale strapieno. Al termine dell'incontro il Presidente Rollandin riferì che ormai le procedure erano avviate.

In verità sono partiti i lavori per l'allungamento della pista, tutto il resto è ancora a livello di progettazione preliminare con ampie possibilità di intervento e di modifica delle scelte di ampliamente dell'aerostazione passeggeri ed annessi servizi.

I partecipanti alla serata hanno ribadito la volontà di arrivare ad una struttura sostenibile, da tutti i punti di vista. Un aeroporto che inquini il meno possibile e che non sia un colabrodo dal punto di vista finanziario, cioè che si regga in piedi con le proprie autonome risorse.

Alcuni partecipanti hanno anche proposto, non appena la pista sarà ultimata, di effettuare un giro di prova alla presenza dei cittadini - per toccare con mano - quale impatto possa avere un aereo di ottanta posti sul cielo di Aosta.

Per contattare il Comitato scrivete alla seguente mail:
aeroporto.sostenibile@gmail.it

16 febbraio 2009

COMITATI CIVICI - SPONTANEI - NUOVO LINK - QUALI FUNZIONI?

Si segnala che da oggi è disponibile sul portale del Comune di Aosta alla voce "link" - in basso a sinistra della home page - un'apposita sezione dedicata ai COMITATI CIVICI - COMITATI SPONTANEI" che operano sul territorio comunale.

Si ringrazia l'Amministrazione comunale per l'attenzione e la sensibilità dimostrata.

Per accedere direttamente clicca >>>

...


Comitati e funzioni di iniziativa, di proposta, di vigilanza o di partecipazione


1. hanno funzioni di iniziativa, di proposta e di vigilanza sulle attività comunali di interesse del quartiere.

2. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) possono rivolgere ai competenti Organi del Comune richieste, interrogazioni e proposte di deliberazioni, in ordine ai servizi comunali di interesse ed a speciali situazioni sociali o economiche della popolazione; gli Organi comunali debbono prendere determinazioni in ordine a tali atti con le modalità previste dal Regolamento.

3. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) avanzano proposte per la formazione degli atti di programmazione comunale ed esprimono parere sui conseguenti atti sottoposti all’approvazione del Consiglio Comunale; esprimono, inoltre, parere in ordine all’adozione dei piani urbanistici; esprimono, altresì, parere sui Regolamenti che disciplinano i servizi di interesse e le attività

4. I Comitati o altra denominazione (di quartiere) svolgono azione di vigilanza sull’andamento dei Servizi e sulle altre attività comunali di interesse che non sono affidati alla loro gestione, richiedendo informazioni al Sindaco, ai Dirigenti competenti, agli Organi di Amministrazione di Aziende ed Istituzioni, compiendo rilevazioni o promuovendo consultazioni o indagini presso gli utenti dei Servizi.

5. I Comitati o altra denominazione (di quartiere), sulla base dei principi dello Statuto in materia di partecipazione, possono disciplinare la partecipazione, anche attraverso consulte, delle persone residenti o che hanno una sede individuabile di attività e delle forme associative di interesse, alla formazione di deliberazioni di rilevante interesse per la propria comunità o all’esame di specifici problemi della popolazione o del funzionamento dei Servizi sul proprio territorio.

15 febbraio 2009

COMITATI CIVICI A CONFRONTO

E' stata indetta una riunione dei comitati civici operanti sul territorio del comune di Aosta. La riunione avrà luogo lunedi prossimo alle ore 21,00 in Aosta - presso il Bar Ivrea Via Monte Emilius.


Ecco i comitati civici operanti sul territorio comunale:

Amici del Viale della Pace
Arco d'Augusto
Cogne
Dora
C.so Lancieri Aosta
Piazza Roncas
Tzamberlet
Abitare Aosta
Aeroporto sostenibile

14 febbraio 2009

IL COMITATO FORMULA PROPOSTE E OSSERVAZIONI

Sono 11 le proposte ed osservazioni operative che il comitato ha formulato nell'ultima riunione del 3 febbraio 2009.

La palla ora passa all'Amministrazione Comunale che dovrà adottare un cronoprogramma con tutti gli interventi necessari prima dell'avvio del ciclo vegetativo degli alberi.

Al momento del deposito presso la casa comunale il documento verrà pubblicato integralmente.


.

11 febbraio 2009

SONDAGGIO TRA I CITTADINI: I RISULTATI AL 5 FEBBRAIO 2009

Risultati sondaggio al 5 febbraio 2009

1) Favorevoli 143
2) Indifferenti 8
3) Contrari 6


AMMINISTRAZIONI COMUNALI - COMITATI CIVICI - COME FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE

Il Comitato "Amici del Viale della Pace " ha proposto a coloro con cui è entrato in contatto il seguente quesito-sondaggio.

Sei favorevole che sul sito web del tuo comune sia attivata una pagina informativa (link) dedicata ai "comitati civici" operanti sul territorio comunale.

Risposte possibili da indicare :
1) Si, sono favorevole
2) Mi è indifferente
3) No, sono contrario

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato.

TRASPARENZA - PARTECIPAZIONE: IL COMITATO SOLLECITA IL COMUNE DI AOSTA

SOLLECITO

Al Signor Sindaco di Aosta
Al signor Segretario Generale
e,pc Al Sig Presidente del consiglio comunale di Aosta
e,pc Ai Sig. Consiglieri Comunali

In riferimento alla nota sottoindicata inviata il 31 ottobre 2008 e rimasta senza riscontro si chiede di voler cortesemente intervenire per quanto di vostra competenza.

Con l'occasione si segnala la seguente pubblicazione; "Amministrare con i cittadini. Viaggio tra le pratiche di partecipazione in Italia" di recente pubblicazione a cura di Luigi Bobbio

"Per dare soluzione ai problemi di una società complessa quale è la nostra, è necessario che i cittadini non siano più destinatari passivi dell'intervento pubblico dell'amministrazione ma, piuttosto, che sia ritenuta una risorsa strategica la loro partecipazione alle scelte pubbliche. Sul terreno dei processi decisionali inclusivi, tuttavia, le amministrazioni vanno spesso incontro a grandi difficoltà poiché si imbattono in ostacoli non previsti, in conflitti inattesi, in incomprensioni ed equivoci" spesso dovuti anche per la mancata risposta o adesione a semplici richieste.


Cordiali saluti
Comitato Amici del Viale della Pace



---------- Messaggio a suo tempo inoltrato ----------

Date: 31 ottobre 2008


Oggetto: Comitato Amici del Viale della Pace - Aosta - richiesta link voce "associazioni e comitati" del sito del comune di aosta
A: protocollo@pec.comune.aosta.it
sportello-cittadino@comune.aosta.it, aosta-capoluogo@comune.aosta.it




Comitato "Amici del Viale della Pace" - Aosta

http://www.amicidelviale.blogspot.com/

Al Sig. Assessore competente
Al Sig Responsabile sito comunale

Con la presente si chiede di voler cortesemente linkare il sito del Comitato "Amici del Viale della Pace" - Aosta
http://www.amicidelviale.blogspot.com/ alla voce "Associazioni-comitati" del sito comunale.



si ringrazia anticipatamente.

Si resta in attesa di un breve riscontro.

7 febbraio 2009

I CITTADINI A CONFRONTO SUL PROGETTO OPERATIVO PREDISPOSTO DAI TECNICI

Nel corso della consueta riunione prevista il primo martedi di ogni mese (la sala è a nostra disposizione fino al termine del calendario scolastico 2009), attraverso il confronto tra tutti i cittadini (in maggioranza abitanti del quartiere) intervenuti, sono emersi i seguenti punti che verranno formalizzati in una comunicazione scritta rivolta all'Amministrazione comunale:

- richiesta di reali garanzie sui tempi previsti per l'intervento per evitare che i lavori che potrebbero iniziare già a marzo 2009 si protraggano più del previsto.

- è stata condivisa dai partecipanti all'incontro la proposta emersa dai tecnici esperti in verde urbano di diversificare la tipologia di piante ivi presenti e di sostituire le piante già fortemente compromesse con le seguenti varietà a suo tempo proposte: acero, frassino e sorbo. E' stata esclusa l'altra varietà indicata nello studio cioè la betulla, per possibili problemi legati alle allergie.

- l'intervento si attuerebbe con inizio nella zona lato sud di viale della Pace, sostituendo le piante già morte e tagliate (ad oggi sono 6) e quelle già compromesse ma non ancora tagliate, sostituendole con alberi già svilluppati.

- alcuni cittadini hanno chiesto di chiedere chiarimenti sulla volontà dell'Amministrazione comunale di rendere la zona a traffico limitato.

- in merito alla griglia di ghisa prevista dal progetto, e che sarebbe da posizionare ai piedi delle piante (interessante aspetto dal punto di vista decorativo), sono emerse alcune perplessità anche perché molte radici ai piedi della piante sono esterne e voluminose e quindi potrebbe essere semplicemente posizionata della corteccia a piede degli alberi.

- tra una pianta e l'altra da nord a sud sarà necessario posizionare degli autobloccanti forati o un apposito "tessuto non tessuto" calpestabile ma che dovrebbe essere garantito nella sua durata

- richiesta di mantenere l'attuale ordinanza (n. 489 del 22-12-2008, consultabile sul sito del Comune di Aosta) che riguarda il mercato anche per il periodo estivo, onde evitare deterioramenti della nuova pavimentazione tra pianta e pianta. Nella zona centrale rimmarrebbero gli attuali autobloccanti

- le piante ancora sane non si tagliano. Il meccanismo definito dai tecnici dell'impianto alternato andrà a regime nel corso del tempo.

---

PROSSIMI APPUNTAMENTI PREVISTI:
(COME SEMPRE IL PRIMO MARTEDI DI OGNI MESE)

MARTEDI 3 MARZO 2009 ORE 17,45 - POI AD APRILE , MAGGIO E GIUGNO
presso auditorium scuola media Einaudi
entrata da viale della pace, 11

ORDINE DEL GIORNO
-ESAME E CONFRONTO IN MERITO ALL'AVVIO DEI LAVORI.
-POSSIBILITA DA PARTE DEI CITTADINI DI PRENDERE VISIONE DEL MANIFESTO-PROGETTO
-ANALISI PROPOSTA DA PARTE DI ALCUNE MAESTRE DI FAR PARTECIPARE I BAMBINI ALL'AVVIO DEI LAVORI E AVVIO PROGETTO "PARCO DIDATTICO DEL QUARTIERE - COME RICONOSCERE LE VARIETà DI PIANTE E ARBUSTI PRESENTI IN ZONA.